Succede a Catania e provincia: 10 maggio MATTINA

Succede a Catania e provincia: 10 maggio MATTINA

CATANIA – Ecco le operazioni più importanti condotte dai carabinieri a Catania e provincia:

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando provinciale hanno arrestato nella flagranza un senegalese di 34 anni, poiché ritenuto responsabile di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Si è piazzato in pieno giorno in via Pistone dove riceveva la sua affezionata clientela. A sorprenderlo al lavoro, mentre vendeva una dose ad un giovane assuntore (fuggito alla vista dei carabinieri), l’equipaggio di una gazzella che ha dovuto inseguire a piedi il pusher fino all’angolo tra le vie Luigi Sturzo e Luigi Rizzo, luogo in cui è stato bloccato e sottoposto a perquisizione personale. L’uomo è stato trovato in possesso di circa 80 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi e nascosta nelle tasche esterne del giubbotto indossato, nonché di 60 euro in banconote di piccolo taglio rinvenuti nella tasca posteriore dei jeans, incassati dalla pregressa vendita della sostanza stupefacente. La droga e il denaro sono stati sequestrati, mentre l’arrestato, in attesa della direttissima, è stato trattenuto in camera di sicurezza;

 

  • i carabinieri della Stazione di San Giovanni La Punta hanno arrestato a Pedara un 35enne e una 33enne, entrambi ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Grazie alla loro costante attività info investigativa sul territorio, i militari avevano acquisito notizia di una coppia di spacciatori, un uomo ed una donna, soliti rifornire di droga gli assuntori del comprensorio puntese e, in particolare, per ciò che riguarda sostanze stupefacenti di tipo cocaina. Pazientemente i militari hanno attuato servizi di osservazione in quei luoghi indicati loro come preferiti da quegli spacciatori per la vendita fino a quando, a bordo della loro autovettura, sono stati incrociati da una pattuglia che dopo aver avvisato i colleghi ha provveduto a seguirli discretamente, fino a quell’appartamento di Corso Ara di Giove. Appena fermatisi i due sono stati colti di sorpresa dai militari tanto che, tentando il tutto per tutto, l’uomo ha gettato a terra 9 dosi di cocaina già confezionate per la vendita al minuto, immediatamente però recuperate dai militari. La donna, invece, ha negato di essere in possesso di droga ma con suo grande rammarico ha constatato l’arrivo nel frattempo di due carabinieri che l’hanno fatta entrare all’interno dell’appartamento e quindi perquisita, scoprendo all’interno del reggiseno un involucro con circa 65 grammi di cocaina in pietra e la somma di 235 euro nella borsa, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Nel prosieguo della perquisizione i militari, all’interno dell’abitazione, hanno rinvenuto un bilancino di precisione, un mestolo da cucina con tracce di cocaina ed una confezione di bicarbonato di sodio, utilizzati per le operazioni di “taglio” della droga, nonché l’immancabile materiale necessario al confezionamento delle singole dosi. I due arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria;

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Palagonia hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato 36enne del posto, responsabile della violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno e guida senza patente in condizioni di recidiva. Un militare del Nucleo Radiomobile, libero dal servizio, stava transitando a bordo della propria autovettura in una strada periferica del centro abitato di Palagonia quando la sua attenzione è stata attratta da una Opel Astra condotta con andatura “allegra” dal suo guidatore che, però, è stato immediatamente riconosciuto dal militare essendo gravato dalla misura di prevenzione. Il militare, per non creare pericolo alla circolazione, ha avvisato i propri colleghi dando loro notizie sulla sua posizione e quindi, insieme alla pattuglia accorsa, lo ha bloccato prima che l’uomo facesse rientro nella propria abitazione di Ramacca. L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari;

 

  • pomeriggio di tensione a Paternò che, solo per il tempestivo intervento del comandante della locale Stazione carabinieri, non ha avuto tragiche conseguenze. In particolare, in una via del centro cittadino paternese le urla di una 66enne avevano squarciato la quiete prefestiva dei residenti i quali, impotenti, stavano assistendo all’imminente suicidio del marito 67enne della donna che, afflitto da una malattia degenerativa, stava per lanciarsi dal quarto piano della sua abitazione. Il militare, libero dal servizio, stava provvidenzialmente transitando in quella via sulla sua bicicletta allorché, percepite le disperate richieste d’aiuto della donna, ha guadagnato velocemente i 4 piani della palazzina riuscendo a entrare all’interno dell’appartamento grazie a un duplicato della chiave della porta d’ingresso custodito dai vicini di casa. Immediatamente il militare si è diretto verso il balcone dove la donna esausta stava per perdere la presa sul marito, già sportosi all’esterno, riuscendo così ad afferrarlo proprio nell’atto di lasciarsi cadere nel vuoto. Il pensionato è stato poi portato in salvo dal militare all’interno dell’abitazione e quindi, dopo averlo rincuorato, affidato alle cure del personale del 118 accorso.