Seconda giornata Medcom Forum in Sanità: la Sicilia come hub

Seconda giornata Medcom Forum in Sanità: la Sicilia come hub

CATANIA – Seconda giornata del convegno “MedCom Forum in Sanità” con il tema “Quali modelli organizzativi per le malattie infettive nell’area Mediterranea: la Sicilia come hub” che ha avuto luogo nell’“Auditorium Giancarlo De Carlo” all’interno del Monastero di San Nicolò l’Arena, sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche (DISUM Unict) dell’Università degli Studi di Catania.

Organizzatore dell’evento è stata l’associazione non profit CerpMed (acronimo di Centro Studi e Ricerche sulle Relazioni Pubbliche nel Mediterraneo), per mezzo del presidente Amanda Jane Succi.

Tema centrale della due giorni è stata la “necessità” che hanno in toto i paesi mediterranei di costruire un dialogo fra di essi, considerato che problematiche come l’emergenza degli scorsi anni e la questione migratoria, che hanno indebolito ulteriormente l’area geografica in questione.

L’apertura di Bassetti

La seconda giornata è risultata essere piena di noti ospiti e relatori del mondo sanitario regionale e nazionale. Proprio in apertura ha parlato Matteo Bassetti, presidente della Sita (Società italiana di terapia antinfettiva antibatterica antivirale antifungina), accompagnato nel suo intervento dal direttore UOC Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro Carmelo Iacobello, spiegando la situazione legata all’utilizzo in generale degli antibiotici.

Subito dopo è intervenuto il deputato regionale e primo cittadino di Militello in Val di Catania Giovanni Burtone, fra l’altro anche medico di professione, che ha dato testimonianza di come s’è vissuta l’emergenza Covid e della problematica legata al numero programmato per l’accesso ai dipartimenti di Medicina italiani.

Il confronto fra l’Italia e altri paesi mediterranei

Si è passati all’argomento della “Gestione delle patologie: i modelli organizzativi in atto nei singoli paesi” con numerosi esponenti di altre realtà siciliane, italiane e mediterranee: il Giordano Mohammad Al-Ma’ayteh, direttore del Dipartimento dei laboratori del JCDC (Jordan Center for Disease Control), Orlando Armignacco, direttore sanitario dell’ospedale “Nostra Signora del Buon Consiglio” di Tirana, la Tunisina Leila Bouabid, direttrice del monitoraggio ambientale, formazione e comunicazione per l’Osservatorio nazionale delle malattie nuove ed emergenti per conto del Ministero della Salute tunisino; il docente accademico di Malattie Infettive e direttore UOC AOU “Policlinico universitario Paolo Giaccone” di Palermo Antonio Cascio, altro docente universitario da Palermo Antonio Craxì di Gastroenterologia, sempre facente parte dell’Azienda ospedaliera “Policlinico universitario Paolo Giaccone”, l’Egiziana Sally Mohamed Ismaiel , direttrice del Dipartimento per la Prevenzione e il Controllo delle Infezioni del Ministero della Salute e della Popolazione egiziano, la Libanese Madona Matar, presidente della Società Malattie Infettive del Ministero della Salute libanese, il marocchino Ahmed Rguig, direttore del Servizio di sorveglianza epidemiologia del Ministero della Salute marocchino, il Libico Abdulmenem Alkmashe, direttore Ufficio cooperazione tecnica NCDC Libia. Moderatore dell’incontro sempre Libico, nonché Ahmed Mohamed Alaruusi, medico al Dipartimento d’Emergenza per la Salute Pubblica NCDC Libia.

Successivamente con l’andare avanti del convegno, sono intervenuti Roberto Sanfilippo, direttore generale del Cefpas Regione Siciliana ed Eleonora Indorato, dirigente della Scuola di Medicina dello stesso, con argomento cardine il modello della Scuola di Medicina Generale.

Inoltre è intervenuto anche il noto docente di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Walter Ricciardi, con il susseguirsi degli interventi, ognuno con la propria specifica tematica, è stato il turno di Najy Alsayed, importante dirigente di una nota azienda farmaceutica ed Anna Maria Fausta Marino, direttore della struttura sanitaria complessa “Area Catania” dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia.

Gli interventi del pomeriggio

Nell’arco del pomeriggio è stato trattato l’argomento “Proposte per una rete mediterranea efficace dedicata alle malattie infettive” con la Giordana Mira Samer Al-Amer, direttore sanitario del Dipartimento di Preparazione e Risposta alle Emergenze e Minacce presso il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Infettive giordano JCDC, il Libico Abdulmenem Alkmashe direttore Ufficio Cooperazione Tecnica NCDC Libia,l’Egiziano Mohamad Fawzy El Nahif, coordinatore del programma di sorveglianza basato sugli eventi IHR del Ministero della Salute e della Popolazione egiziano, Girolamo Guarneri dirigente medico DASOE (Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico), Chiara Montaldo dirigente di Medici Senza Frontiere Italia, la presidente della Società Italiana di Microbiologia Stefania Stefani, Marco Magheri, segretario generale Associazione Comunicazione Pubblica.

Moderatore pomeridiano è stato Giuseppe Nunnari, presidente SIMIT Regione Sicilia.

Le conclusioni del convegno

Nel finale dell’incontro sono intervenuti tre personaggi istituzionali: il magnifico rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Priolo, che ha potuto raccontare le numerose collaborazioni mediterranee dell’ateneo catanese con altri del bacino mediterraneo stesso, Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Sanità all’Assemblea Regionale Siciliana, anche se intervenuto da remoto, ribadendo il forte impegno che la Regione Sicilia prende su questa direzione, riguardo questi ambiti ed infine il ministro della Salute Orazio Schillaci, sotto forma di videomessaggio, nel quale si augura una collaborazione non solo mediterranea, ma globale sul mondo sanitario.