Rubavano auto con il metodo del “cavallo ritorno”: tre misure cautelari a Catania

Rubavano auto con il metodo del “cavallo ritorno”: tre misure cautelari a Catania

CATANIA – La Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari non custodiali, disposta dalla Procura Distrettuale della Repubblica e emessa dal gip del Tribunale di Catania il 24 aprile 2024. Le misure sono state applicate a tre uomini, di età 29, 39 e 55 anni, implicati in delitti di furto aggravato di autovetture e di estorsione.

Le indagini, coordinate dall’Ufficio del Pubblico Ministero e condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A., hanno rivelato il coinvolgimento dei soggetti in numerosi episodi di furto e estorsioni, effettuati con il metodo del “cavallo di ritorno”. Questa tecnica prevede la restituzione del bene rubato dietro il pagamento di una somma di denaro.

I fatti investigati sono emersi a seguito delle denunce di due furti di autovetture avvenuti nella notte del 6 marzo 2022, in diverse zone e orari. L’approfondimento investigativo ha permesso di identificare i responsabili e di documentare le fasi successive ai furti, in particolare il momento in cui veniva proposta la restituzione del veicolo al legittimo proprietario in cambio di denaro.

I malviventi, solitamente attivi durante il fine settimana, adottavano una tecnica rapida e precisa che garantiva la sottrazione di più veicoli nella stessa serata. La fase successiva comprendeva il contatto con il proprietario, tramite la carta di circolazione lasciata all’interno del veicolo, seguito dalla richiesta di denaro con la minaccia della definitiva perdita del bene in caso di mancato pagamento.

È da notare che, il 23 aprile 2022, i medesimi indagati erano stati arrestati in flagranza di reato per un furto aggravato di autovettura nel centro storico della città.

In risposta alla gravità delle prove raccolte, il giudice per le indagini preliminari, su sollecitazione del Pubblico Ministero, ha imposto agli indagati l’obbligo di dimora nel comune di residenza, misura eseguita dalla Squadra Mobile nel pomeriggio del 29 aprile.