Ritardi e voli cancellati, il giudice condanna la Vueling al risarcimento

Ritardi e voli cancellati, il giudice condanna la Vueling al risarcimento

CATANIA – “Causa di forza maggiore”: una frase usata troppo spesso dalle compagnie aeree per giustificare, in realtà, negligenze o cattiva organizzazione. 

E, proprio perché generiche e infondate, il giudice di pace di Mascalucia Giuseppe Dibilo ha condannato la Vueling (azienda spagnola economica) a risarcire alcuni passeggeri così come previsto dai regolamenti dell’Unione Europea.

La sentenza riguarda degli episodi avvenuti a giugno dello scorso anno, in cui sono stati coinvolti anche due dirigenti della Federconsumatori di Catania: Salvo Nicosia, in partenza da Roma, e l’avvocato Daniele Di Grazia, in attesa di decollare da Catania. Per il primo, nell’occasione, la Vueling pagò circa 800 euro per risolvere il problema, dopo che, in prima battuta, aveva rifiutato di “ri-proteggere” il passeggero su un volo di un’altra compagnia.

Nel secondo caso, invece, la società spagnola ha giustificato la mancata partenza per i problemi nello scalo di Fiumicino causati dall’incendio, che, però, era avvenuto più di un mese prima.

Oltre ad aver sottolineato che la Vueling ha il torto di non aver avvisato i passeggeri della cancellazione del volo, il giudice ha aggiunto che “la compagnia convenuta aveva tutto il tempo per organizzare e sopperire ai disagi, cosa che invece non ha fatto”.