Piano di riordino sanitario. Uil di Catania: “Percorso al buio”

CATANIA “Misteri e allarmanti anticipazioni” del Piano regionale di riordino sanitario al centro di una riunione dei Direttivi Uil Medici e Uil Fpl con i responsabili sindacali dei presidi ospedalieri e territoriali di Catania e provincia. Questo pomeriggio l’incontro nella sala “Mico Geraci” della Uil, in via Sangiuliano 365, su iniziativa del segretario generale della Uil Fortunato Parisi, presenti i segretari provinciali Uil Fpl e Uil Medici, Stefano Passarello e Filippo Bentivegna.

La Uil contesta, innanzitutto, il percorso “al buio” che sta facendo il Piano di riordino: “Davvero curioso – commenta Parisiche su scelte così rilevanti per migliaia di lavoratori della Sanità, ma anche per il diritto alla salute e la qualità della vita dei cittadini, il governo regionale non voglia confrontarsi con le organizzazioni sindacali. Eppure, ad esempio su Catania, avremmo molte cose da dire!”.

Queste le richieste e le proposte della Uil: “Il piano di rimodulazione – spiegano Fortunato Parisi, Stefano Passarello e Filippo Bentivegnafa chiarezza sugli organici e, quindi, su carenze che noi denunciamo da tempo. Esistono gravissime lacune persino nei Pronti soccorso e nei reparti di Emergenza-Urgenza. Adesso, sollecitiamo che subito siano coperti quei vuoti ma ancor prima vengano sottoposti all’attenzione dei sindacati i criteri. Su due punti, per noi irrinunciabili, serve chiarezza: le priorità da riservare all’immissione dei precari, che ormai da tempo assicurano la sopravvivenza stessa di moltissimi reparti, e le regole sulle procedure di mobilità, che deve coesistere con il necessario avvio di una trasparente stagione di concorsi. Dall’assessore Borsellino, inoltre, vorremmo risposte sulla sorte dei tanti lavoratori che sono inseriti nelle graduatorie utili dei concorsi del passato ma restano in attesa di assunzione”.

La Uil affronta, poi, “la delicata questione della copertura di Pronto soccorso a Catania, particolarmente in centro cittadino”. L’organizzazione sindacale propone “la creazione di una rete delle emergenze, attraverso sinergie indispensabili tra aziende ospedaliere“, e chiede sul punto un “confronto con i direttori generali dai quali attendiamo sempre gli atti di programmazione strategica”.

Riteniamo, comunque, che a decine di migliaia di catanesi residenti in centro e a coloro i quali lo frequentano per studio e lavoro – proseguono Uil Fpl e Uil Medici – non possa essere negata la garanzia offerta da 2 unità di Pronto soccorso. Intanto, va adeguatamente potenziato il Pronto soccorso del Garibaldi come da anni chiedono gli stessi lavoratori di quella struttura”.

I Direttivi Uil Fpl e Uil Medici insieme con i responsabili sindacali dei presidi ospedalieri e territoriali sollecitano, inoltre, “risposte dall’assessore Borsellino sulla sorte del progetto di Ospedali Riuniti (Caltagirone-Militello, Acireale-Giarre e Biancavilla-Bronte-Paternò per la nostra provincia) che è punto fondamentale del Piano regionale di riordino, ma che il Ministero della Salute non sembra voler accettare”.

Non possiamo certo accettare – affermano Fortunato Parisi, Stefano Passarello e Filippo Bentivegnache gravino ancora tali e tante incertezze sul futuro di ben sette presidi ospedalieri in provincia di Catania. A complicare il quadro, la mancanza di interlocutore istituzionale nell’Azienda provinciale dove il commissario è stato appena sostituito da un altro manager sulla cui nomina la Commissione legislativa dell’Assemblea regionale ha chiesto chiarimenti. Singolare, peraltro, che vengano sollevati dubbi su un manager già al lavoro con stesso incarico a Caltanissetta. Tanta incertezza produce paradossi, come il caso del primario di Urologia che dovrebbe essere uno e trino per occuparsi dei reparti di Caltagirone, Acireale e Bronte. Francamente, vogliamo dire al presidente Crocetta e all’assessore Borsellino che non ne possiamo più di commissariamenti a raffica e strappi gestionali coi quali a Catania ormai da anni siamo costretti a fare i conti”.