CATANIA – Giunge a una svolta importante il caso della morte di Ylenia Bonavera, la 26enne deceduta nei giorni scorsi all’ospedale Garibaldi di Catania dopo essere stata raggiunta da una coltellata che si è rivelata fatale.
Su delega della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso lo scorso 10 dicembre a carico di Daniela Agata Nicotra, 34 anni, poiché accusata dell’omicidio volontario della giovane di origini messinesi.
Le cause dell’accoltellamento
Nel corso delle indagini avviate dalla squadra mobile, sarebbero infatti emersi gravi indizi di colpevolezza nei confronti della 34enne. In base alla ricostruzione dei fatti, effettuata anche grazie all’intervento della polizia scientifica etnea, è stato possibile risalire alla presenza di evidenti tracce di sangue e di una ciocca di capelli finti nel quartiere San Cristoforo, precisamente all’incrocio tra via Santa Maria delle Salette e via Della Concordia, dove sarebbe avvenuta la lite tra le due ragazze nata, a quanto pare, per ragioni sentimentali.
Testimonianze decisive
Di notevole importanza, poi, si sono rivelate le dichiarazioni di alcuni testimoni oculari che hanno indicato Daniela Nicotra come responsabile dell’accoltellamento. In sede di interrogatorio, la 34enne ha poi confessato il delitto. La stessa, dopo essere stata ferita al volto dalla vittima, avrebbe deciso di prendere il coltello da cucina presente nella sua auto per poi scagliarsi contro l’amica, ferendola mortalmente.
Il colpo sarebbe stato inferto come ritorsione per le ferite riportate all’altezza dell’occhio e alcuni graffi rimediati nel corso dell’alterco. L’autorità giudiziaria, dunque, ha deciso per il fermo per il reato di omicidio volontario, aggravato da una precedente relazione affettiva. Nicotra, dopo le formalità di rito, è stata portata nel carcere di piazza Lanza.
L’esito dell’autopsia
L’autopsia effettuata il pomeriggio dell’11 dicembre ha poi confermato che la morte è stata provocata da “shock metaemorragico acuto, secondario a lesione a tutto spessore del secondo tratto dell’arteria ascellare di destra“.
Il colpo “ha avuto una direzione dall’alto verso il basso, leggermente dal dietro all’avanti e leggermente destro sinistro ed ha attraversato la cute dirigendosi al davanti della clavicola, penetrando i muscoli grande pettorale, piccolo pettorale sulla linea emiclaveare fino a giungere tra il primo e secondo spazio intercostale, penetrare la pleura e il lobo superiore del polmone di destra creando un lago emorragico in cavità pleura“.
I tentativi di sviamento delle indagini
Nel corso delle indagini sono stati inoltre deferiti in stato di libertà per il reato di favoreggiamento personale alcuni individui che avrebbero aiutato la responsabile dell’omicidio a sviare le investigazioni, fornendo false informazioni alla polizia giudiziaria. Responsabilità accertate, palesemente, a seguito dell’acquisizione del video che aveva ripreso alcune fasi dell’aggressione.
Tali persone, a tal proposito, avrebbero dichiarato falsamente di non aver assistito alla scena. Oggi, all’esito dell’udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania ha dunque emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della 34enne.
Fonte foto: Facebook – Dolce Stella