Liquidi dalle tombe, odore nauseabondo, tetti pericolanti e infiltrazioni: degrado al cimitero di Gravina – VIDEO

Liquidi dalle tombe, odore nauseabondo, tetti pericolanti e infiltrazioni: degrado al cimitero di Gravina – VIDEO

GRAVINA DI CATANIA – Su segnalazione di diversi cittadini del comune di Gravina di Catania, ieri, è stato effettuato un sopralluogo all’interno del cimitero locale per la necessità di interventi urgenti di manutenzione straordinaria. Lo scenario è stato singolare e raccapricciante. La struttura versa interamente in uno stato di precarietà totale. Data anche la copiosità delle infiltrazioni d’acqua, alcune delle lapidi presenti hanno ceduto creando fessure importanti fra un piano e l’altro.

Anche i tetti dell’edificio presentano problemi architettonici importanti: infatti, sono stati rivestiti con l’apposita rete di contenimento che però, in certi punti, appare cedevole sotto il peso dei calcinacci.

La cosiddetta parte nuova del cimitero presenta delle costruzioni con “trasudazione” di liquami che formano degli aloni sui muri, come a suggerire un non attento rispetto dei criteri di edilizia mortuaria. L’olezzo, poi, pare confermare questa ipotesi. Il gruppo del Movimento 5 Stelle di Gravina di Catania, rappresentato dal consigliere comunale Stefano Longhitano, appurata la situazione in cui versa il cimitero, subito dopo il sopralluogo si è spostato nelle sede Asl di Mascalucia (in provincia di Catania) e ha presentato un regolare esposto con implicita richiesta urgente di intervento ispettivo.

Per il prossimo lunedì 20 agosto si attende il rientro del medico legale della già citata Asl. Contestualmente si porterà la mozione in consiglio comunale.

Cinque mesi fa, il Cimitero di Gravina era senza acqua e presentava ancora gli stessi problemi strutturali e architettonici a cui ancora, a quanto pare, non è stato posto alcun rimedio.

A differenza di quello che si dice in giro, spiega il consigliere Longhitano, il cimitero non è stato chiuso al pubblico ma è stata solo transennata un’area specifica, pur lasciando la possibilità di accesso a discrezione dei cittadini.

 

Fonte foto Google Maps

Fonte video Facebook