CATANIA – “Il 22 giugno, in un infuocato pomeriggio estivo, si è svolto a Catania un corteo a cui hanno partecipato circa mille persone per dire no al G20 dei padroni che si stava tenendo nel capoluogo etneo sui temi dell’Istruzione e del Lavoro“. Lo scrive, in una nota USB CATANIA.
“Compagne e compagni dell’USB provenienti da Bergamo, Torino, Roma, Napoli, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo e da altre località isolane assieme alle compagne e ai compagni della Federazione di Catania hanno dato vita, all’interno del corteo contro il G20, a un nutrito e combattivo spezzone che ha rappresentato l’anima confederale dell’USB: il Pubblico Impiego e la Scuola, il Lavoro Privato, SLANG e ASIA“.
“L’USB è stata attivissima nella costituzione del Coordinamento Siciliano NO G20-CATANIA che ha organizzato, in vista del 22 giugno tre assemblee in presenza (Palermo, Catania e Messina), tantissimi incontri online e in presenza che hanno determinato il successo del corteo“.
“Nella mattina, sempre a Catania, al cinema King, si è svolto il convegno nazionale dell’USB “Il Sud è perduto se non si ribella. Una proposta su istruzione, lavoro e nuovo ruolo dello Stato”.
“L’USB si era già mobilitata a Roma contro le iniziative legate alla presidenza italiana del G20, scioperando e manifestando contro il G20 Sanità a fine maggio, e il 22 giugno Catania per dire no a un modello di formazione basato sulle logiche del profitto“.