Furti di marmitte, rapine in palestra e controlli: le operazioni di oggi a Catania e provincia

Furti di marmitte, rapine in palestra e controlli: le operazioni di oggi a Catania e provincia

CATANIA – Tra furti di rame, marmitte rubate e controlli rafforzati, la giornata di oggi ha impegnato al massimo le Autorità di Catania e province. Andiamo dunque a vedere nel dettaglio le operazioni di oggi 20 marzo.

La lotta al crimine

Catalizzatori smontati a Caltagirone

Nell’ambito dei servizi di contrasto all’illegalità diffusa,i carabinieri di Caltagirone hanno sorpreso ed arrestato per furto aggravato due 20enni. L’equipaggio, in particolare, ha raggiunto lungo via Benedetto Papale un complesso di edilizia popolare, dove telefonicamente era stata segnalata la presenza di un’auto che si aggirava furtivamente tra altri veicoli

Gli agenti arrivati sul posto verso le quattro del mattino, hanno trovato, una Fiat 500 L bianca il cui conducente, procedendo a fari spenti con la speranza di passare inosservato, si sarebbe soffermato qualche istante accanto ad ogni auto parcheggiata sulla strada, per poi procedere oltre.

Gli operanti hanno dunque bloccato e fatto scendere i due giovani trovati a bordo della 500 che, identificati per due 20enni di Ramacca, sono stati sottoposti a perquisizione personale e veicolare

Il passeggero, un pregiudicato, in una tasca del pantalone nascondeva una chiave esagonale a forma di “T”, una chiave per smontaggio delle candele ed un coltello da cucina con lama tranciata

Nel cofano dell’auto invece, è stato rinvenuto un seghetto per tagliare il ferro, una chiave a snodo, una chiave a “T” ed una chiave fissa, nonché una marmitta per auto. Tutto è stato  sottoposto a sequestro.

Gli accertamenti effettuati poco dopo hanno permesso di comprendere che il catalizzatore era stato rubato da una Fiat Punto, parcheggiata ad una trentina di metri di distanza dal luogo in cui i due giovani sono stati fermati. 

Sulla scorta di tali evidenze, i carabinieri hanno messo le manette ai polsi dei due 20enni per il furto del catalizzatore e contestualmente li hanno deferiti in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli.

Arresto a Librino

I carabinieri della stazione di Librino hanno arrestato un 37enne catanese, pregiudicato, per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.  

Il provvedimento era scaturito dalla denuncia per maltrattamenti sporta dalla moglie, la quale aveva raccontato di aver subìto, per ben 16 anni minacce e violenze da parte del marito, a causa di un distorto senso di possessione e gelosia nei sui confronti. 

In ragione di ciò, il 37 enne era stato anche arrestato nel 2022 ma era riuscito a convincere la moglie a ritrattare le dichiarazioni rese ai carabinieri, promettendo che sarebbe cambiato. Cambiamento che però non è avvenuto, infatti l’uomo ha continuato ad adottare atteggiamenti sempre più gravi nei confronti della vittima, anche in presenza dei loro figli minorenni, fino a quando la donna ha avuto il coraggio di interrompere definitivamente la relazione. 

Per tutelare la sanità psico-fisica della vittima, era stato emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento a non meno di 800 metri dall’abitazione

Lo scorso pomeriggio, però, una telefonata ha segnalato la presenza dell’uomo nell’appartamento della ex moglie, quindi gli operatori hanno inviato una pattuglia a casa della donna. 

A chiamare i Carabinieri era stata proprio la ex, una 30 enne catanese, che era riuscita ad allontanarsi dalla vista del marito e chiamare i soccorsi adoperando il cellulare della figlia perché l’uomo, che si trovava in camera da letto, le aveva tolto il telefono. 

Giunti in casa della donna, i militari hanno bloccato l’uomo che già alle cinque del mattino era entrato in casa, usando le chiavi della porta di ingresso che si era sempre rifiutato di restituire. 

Il 37enne si sarebbe coricato nel letto della donna spiegando a questa che sarebbe rimasto perché non sapeva dove andare, visto che la madre lo aveva mandato via di casa.  

Non era la prima volta che l’uomo violava la misura cautelare, come ha spiegato la donna infatti per paura di possibili ritorsioni per sé e per i figli, non aveva mai denunciato queste “incursioni”. L’ex marito avrebbe minacciato di morte la donna qualora avesse rivelato la sua presenza alle Autorità.   

L’uomo è stato dunque arrestato e disposto ai domiciliari.

Denunce e multe a Paternò

È stata denunciata a Paternò una coppia di romeni, rispettivamente lui di 39 anni e lei di 41 anni, perché ritenuti responsabili delle violazioni connesse agli obblighi del datore di lavoro e del dirigente, nonché del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

La coppia, presidente e vice presidente di una società cooperativa di Paternò, avrebbe lucrato sui compensi di due loro lavoratori extracomunitari pagandoli una cifra compresa tra i 30 e i 35 euro al giorno, retribuzione non conforme a quanto previsto dal C.C.N.L. che prevede un salario minimo di 65 euro giornalieri.

Nello stesso tempo altri 10 lavoratori sono stati sottoposti a controllo, operazione che ha consentito agli agenti di scoprire come 4 di questi lavorassero “in nero”, motivo per il quale ai due sono state contestate anche 4 maxi sanzioni per il totale di 16.400 euro.

Nel corso delle verifiche, inoltre, è emerso che il conducente di un veicolo per il trasporto dei lavoratori non aveva proceduto alla relativa copertura assicurativa, venendo multato con una sanzione salatissima di 866 euro e con il sequestro amministrativo del furgone.

Furto in una palestra di Adrano

È stato disposto ai domiciliari un 26enne di Adrano che lo scorso 10 marzo aveva rubato tra gli spogliatoi di una palestra. Quello che inizialmente doveva essere un furto, si era trasformato in una rapina impropria, infatti quando il ragazzo sarebbe stato sorpreso con le mani nel sacco o per meglio dire nel “borsone”, avrebbe usato la violenza contro una donna per poi scappare.

Grazie a un’attenta analisi delle immagini del sistema di video-sorveglianza i poliziotti sono riusciti a identificare e a trovare l’uomo.

Ladri di rame: aumentano i controlli

Allo scopo di contrastare il fenomeno dei furti di rame, sono stati predisposti una serie di controlli nei centri di raccolta in determinate aree della periferia urbana catanese.

Durante un controllo effettuato in una ditta della zona “Gelso Bianco” è emerso lo smaltimento illecito di materiale all’interno di 3 aree interne dell’azienda che sono state sequestrate penalmente, con l’apposizione dei sigilli.

L’amministratore dell’azienda è stato indagato in stato di libertà ed inoltre sono stati rinvenuti 3 veicoli la cui presenza è ancora oggetto di indagini.