Defibrillatore rubato a Catania, Raffaele e la città hanno nuovo dispositivo: il dono dell’associazione Angelo Federico Onlus

Defibrillatore rubato a Catania, Raffaele e la città hanno nuovo dispositivo: il dono dell’associazione Angelo Federico Onlus

CATANIA – Raffaele, il ragazzo che a soli 17 anni perse la vita al liceo Scientifico Principe Umberto di Catania a causa di un arresto cardiaco improvviso, ha un nuovo defibrillatore. Dopo la sua morte infatti, è nato il progetto “Il cuore di Raffaele” in sua memoria, che ha portato all’installazione di un dispositivo salvavita in via Michele Rapisardi, nei pressi di piazza Vincenzo Bellini, a Catania. L’obiettivo del progetto è quello di donare defibrillatori semiautomatici in giro per il capoluogo etneo ed essere d’aiuto a chi ne ha bisogno. Ma ieri alcuni ignoti malviventi hanno provato a rendere vane le buone azioni di chi ha trasformato una tragedia in un’occasione per aiutare il prossimo, rubando il defibrillatore donato in via Michele Rapisardi.

Dopo il triste evento, il padre di Raffaele, Antonio Barresi, ha lanciato un appello intriso di rabbia ai ladri, chiedendo loro di passarsi una mano sul cuore e restituire un oggetto “di grandissimo valore umano“. Ieri, però, l’associazione Angelo Federico Onlus ha ordinato e acquistato un nuovo defibrillatore.

Un nuovo dispositivo che potrà salvare altre vite. Alla faccia di chi ha compiuto un così vile e infame gesto.

Nell’attesa che venga fatta giustizia nei confronti di coloro hanno osato rubare un dono per chi ne ha bisogno, Catania tutta può usufruire (in caso di necessità) di un apparecchio di sicurezza in più.

Fonte immagine Antonio Barresi