Consorzio di Bonifica, servizi a esterni e retribuzioni non corrisposte. Sifus Confali: “Cambio di rotta inevitabile”

Consorzio di Bonifica, servizi a esterni e retribuzioni non corrisposte. Sifus Confali: “Cambio di rotta inevitabile”

CATANIA – Presidio dei rappresentanti del sindacato Sifus Confali questa mattina davanti alla sede del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, situata in via Centuripe a Catania.

Presenti il segretario regionale siciliano, Ernesto Abate, il segretario provinciale di Messina, Gaetano Orlando, il segretario generale Maurizio Grosso. A prendere parte all’iniziativa anche lavoratori di tutte le aree interessate: Messina, Caltagirone e Catania.

“Siamo alle soglie dell’inizio della stagione irrigatoria e parte del personale non è ancora stato messo al lavoro. Le attività di manutenzione procedono a rilento e l’amministrazione preferisce esternalizzare i servizi a ditte esterne mediante il criterio dell’affidamento diretto per effetti fiduciari”: questo il quadro desolante esposto dal segretario Abate, che spiega i motivi del presidio.

Il sindacalista fornisce anche un recente esempio di quanto sostenuto: mediante la pubblicazione della Determinazione numero 148 del 29 aprile 2019, l’amministrazione ha attribuito la manutenzione del parco mezzi a una ditta esterna per una cifra di 8.500 euro, piuttosto che affidare il servizio al personale interno (nonostante siano presenti, tra i lavoratori a disposizione, 2 meccanici e un gommista).

I problemi, però, non finiscono qui: sembra, infatti, che vi siano numerosi lavoratori che, nonostante svolgano il loro impiego con regolarità e impegno, non ricevono quanto dovuto. “Circa 80 lavoratori di Ragusa, 15 di Caltagirone e 15 di Catania, pur lavorando e utilizzando anche il proprio mezzo, non percepiscono pagamenti fino a 22 mesi. Il direttore, però, paga il riconoscimento del carburante e delle trasferte ad altri dipendenti regolarmente”, spiega il segretario Sifus Confsali del capoluogo etneo.

I rincari delle bollette presentati dalla gestione amministrativa, inoltre, andrebbero a gravare ulteriormente sulla già precaria situazione dei lavoratori. Un disagio che fa emergere in maniera ancora più evidente lo squilibrio tra i due Consorzi di Bonifica siciliani: “I Consorzi della Sicilia Occidentale e della Sicilia Orientale viaggiano a due velocità diverse. Il primo mira a valorizzare le professionalità, mentre per il secondo il personale è considerato un ‘costo’. È questo il vero motivo per cui siamo qui oggi”, rivela Ernesto Abate.

Il segretario conclude il suo discorso con un accorato appello alle autorità regionali: “Il cambio di rotta è inevitabile se si vuole rilanciare l’agricoltura, l’enogastronomia e il turismo e ciò va fatto mediante la pubblicazione di una proposta di legge governativa di riforma del settore. Se non vi sarà una risposta che mira a un’unica velocità gestionale e al rispetto della dignità lavorativa, saremo costretti a replicare i presidi nelle altre sedi interessate”.

Questa mattina i sindacalisti della Sifus Confsali hanno presentato un esposto alla Guardia di Finanza di Catania nella speranza di veder presto cambiare una situazione diventata insostenibile per diversi impiegati e per le loro famiglie.