Catania, stupro di gruppo su 19enne statunitense: potrebbero essere richiesti dalle difese riti alternativi

Catania, stupro di gruppo su 19enne statunitense: potrebbero essere richiesti dalle difese riti alternativi

CATANIA –  L’udienza preliminare davanti al Gup per i tre giovani accusati di violenza sessuale di gruppo commessa su una 19enne statunitense, fermati dai carabinieri nei giorni successivi, ancora detenuti, è stata caratterizzata dalla richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Catania, con l’avvocato Agata Barbagallo, dell’associazione antiviolenza ‘Galatea’, con la penalista Giusy Latino, e dalla parte lesa, con l’avvocato Mirella Viscuso.

Indagati sono i ventenni Roberto Mirabella, assistito dagli avvocati Luigi Zinno e Giuseppe Rapisarda, Agatino Valentino Spampinato, difeso dai legali Giovanni Avila e Monica Catalano, e Salvatore Castrogiovanni, rappresentato dalla penalista Maria Luisa Ferrari e dall’avvocato Serena Gasperini.

A Spampinato l’accusa, presente in aula con il Pubblico Ministero Andrea Ursino, contesta anche una seconda violenza sessuale nei confronti della giovane nel sottoscala del palazzo in cui era ospite la statunitense. Lui stesso aveva raccontato del rapporto, citandolo a discolpa sostenendo che la 19enne fosse consenziente.

È probabile che ci siano stati contatti informali tra difese e Procura per valutare l’ipotesi di un ricorso a riti alternativi, condizionati a una perizia psichiatrica della giovane statunitense. Eventuali richieste saranno presentate dal Gup Luigi Barone nella prossima udienza, fissata per il 27 febbraio.

Immagine di repertorio