Catania, inchiesta “Università bandita” e presunti concorsi truccati: rinvio a giudizio per 9 persone

Catania, inchiesta “Università bandita” e presunti concorsi truccati: rinvio a giudizio per 9 persone

CATANIA – Riflettori ancora puntati sull’inchiesta denominata “Università bandita” e che vede al centro della questione la presenza di presunti concorsi truccati all’interno dell’Ateneo di Catania.

A tal proposito, il giudice per le udienze preliminari ha disposto il rinvio a giudizio – chiesto lo scorso 15 aprile dalla Procura al giudice per le indagini preliminari Marina Rizza – per nove docenti imputati tra cui gli ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro.

Tra i reati contestati a vario titolo rientrerebbero l’abuso dufficio e il falso e, inoltre, per Basile e Drago anche la corruzione per atti contrari ai propri doveri. Sarebbe stato disposto da parte del giudice il non luogo a procedere per tre reati: associazione per delinquere, abuso d’ufficio e turbata libertà di scelta del contraente.

Proprio gli ex due rettori sopra citati saranno richiesti in aula in qualità di imputati il prossimo 10 maggio, giorno in cui è fissata la prima udienza del processo davanti la Terza sezione penale. Verranno coinvolti anche sette professori: Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa.

Inoltre, sempre in merito alla richiesta di rinvio a giudizio, il giudice Rizza avrebbe assolto il professor Giancarlo Magnano di San Lio dai reati di associazione per delinquere e da due episodi di turbata libertà di scelta del contraente.

Nella seconda parte dellinchiesta, invece, la Procura ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per altre 45 persone. In merito a ciò dovrebbe esprimersi il giudice per le udienze preliminari Simona Ragazzi.

Immagine di repertorio