Cane ucciso a Catania, condannato il padrone a sei mesi di carcere

Cane ucciso a Catania, condannato il padrone a sei mesi di carcere

CATANIA – Si conclude dopo circa tre anni l’iter giudiziario relativo alla morte del piccolo Gibby, il cane ucciso a Catania dal padrone.

Il giudice Davide Tedeschi del Tribunale di Catania ha condannato il suo padrone alla pena di sei mesi di reclusione.

Cane ucciso a Catania

Soddisfazione per le 4 associazioni animaliste che si sono costituite congiuntamente parte civile per difendere nelle aule del Tribunale i diritti degli animali. Le associazioni che hanno sporto querela sono Le Aristogatte con l’avv. Margherita Mannino, LIDA con l’avv. Floriana Pisani, la Teg4Friends con l’avv. Vito Patti e l’Altra Zampa con l’avv. Tania Cipolla. Hanno ottenuto anche la condanna dell’autore del reato al risarcimento dei danni arrecati quantificati dal giudice in circa 12mila euro.

I presidenti delle associazioni – Vera Russo, Bianca Biriaco, Alessandro Tringale e Emanuela Tosto – avendo tra le loro finalità statutarie il benessere degli animali e tra i loro principi etici il divieto assoluto di accettare maltrattamenti a danno degli animali sono soddisfatti del risultato ottenuto e continueranno la loro battaglia riunendosi per dare un segnale forte alla collettività al fine di sensibilizzarla sul disvalore legale, ma soprattutto etico, dei reati di maltrattamento a danno degli animali indifesi che anche a causa dell’indifferenza della collettività subiscono maltrattamenti crudeli e sofferenze inutili.

Com’è morto il piccolo Gibby

L’imputato era stato rinviato a giudizio per il reato di cui all’art. 544 bis c.p. perché ha provocato il decesso del proprio cane, un cane di razza bull terrier inglese di appena un anno, per anemia conclamata e grave stato di disidratazione.

Il cucciolo a quattro zampe era custodito al buio all’interno di un garage a Librino, senza cibo né acqua e circondato da escrementi.

L’appello ai cittadini

Le associazioni continueranno questa battaglia di civiltà e chiedono ai cittadini di segnalare eventuali abusi ai danni degli animali.