Caltagirone, il “gigante” San Pietro pronto alla processione

CALTAGIRONE – Nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comune di Caltagirone in collaborazione con il museo regionale della Ceramica, con l’Ufficio turistico regionale e con la Diocesi, domenica 3 aprile alle 18 avrà luogo l’uscita del simulacro cinquecentesco di San Pietro in processione dalla chiesa omonima all’ex Carcere Borbonico.

L’esposizione, che seguirà fino al 30 aprile, si chiama “Sotto il mantello di Pietro”.

La domenica di Pasqua il simulacro di San Pietro è già stato protagonista, assieme a quelli del Cristo Risorto e della Madonna, di una grande e sentita festa popolare che si svolge all’aperto, per le vie cittadine. Si compone di due momenti: ‘a Giunta (“l’incontro”) e a Spartenza (“la separazione”), durante i quali i tre simulacri, appunto, si incontrano e si separano. 

‘A Giunta, certamente il momento più significativo e spettacolare della festa, è l’esito di un preciso percorso: San Pietro incontra con immensa gioia il Cristo Risorto. Entrambi, risalendo la via Infermeria ed attraversando piazza Umberto, si dirigono verso piazza Municipio per dare il lieto annuncio alla Madonna.

Dopo essersi mosso lentamente e con circospezione San Pietro raggiunge l’inizio di via Luigi Sturzo dove scorge finalmente la Madonna, avvolta in un manto nero in segno di lutto. Dinanzi a lei, la gigantesca statua si inchina tre volte, comunica l’avvenuta Resurrezione del Figlio e quindi corre velocemente verso il Cristo per annunciare che la Madonna è al corrente dell’evento miracoloso.

Madre e Figlio possono così incontrarsi al centro della piazza, al suono incessante delle campane; là, di fronte al Cristo Risorto, la Madonna depone il manto nero ed esegue tre inchini, mentre la folla, con grande giubilo, grida “Viva Maria”.

San Pietro è un “gigante” di cartapesta la cui genesi, non ricostruita con esattezza, appare plausibile collocare nel periodo della dominazione spagnola di fine Cinquecento. Alto circa tre metri, è costituito da una struttura in legno, cava all’interno per far spazio al portatore, colui che lo porta sulle spalle attraverso il centro storico il giorno di Pasqua. Vestito di una preziosa tunica viola e di un vivace e voluminoso mantello rosso, San Pietro stringe le chiavi del Paradiso nella mano sinistra e, sul fianco dello stesso lato, conficcata nella cinta, porta una spada a memoria del taglio dell’orecchio di un centurione romano.

Al centro del suo petto è posto però l’elemento più importante: il pregevole reliquiario in filigrana d’argento realizzato da maestranze catanesi, contenente un piccolo frammento osseo del Santo. Da oltre cent’anni, il simulacro è sotto la custodia di una famiglia di Caltagirone che se ne prende cura.