Aeroporto Catania, navette gratuite per raggiungere gli altri scali

Aeroporto Catania, navette gratuite per raggiungere gli altri scali

CATANIA –L’aeroporto di Catania, per andare incontro alle esigenze dei passeggeri cercando di limitarne i disagi, ha approntato in accordo con Enac e con il supporto del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, un servizio di navette gratuite dallo scalo etneo per Comiso, Palermo e Trapani, secondo le informazioni fornite dai vettori e a riempimento.

I primi autobus sono partiti stamani verso Palermo, Trapani e Comiso: altri autobus sono a disposizione dell’utenza per l’intera giornata, pronti a trasportare i passeggeri. Il servizio proseguirà nei prossimi giorni.

Per informazioni sui propri voli, cancellazioni e riprotezioni invitiamo i gentili passeggeri a informarsi con le compagnie aeree“. È quanto comunicato in queste ore dalla Sac, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, che pian piano sta tornando alla normalità dopo l’incendio scoppiato la notte scorsa nel Terminal A.

La Società aggiunge che “il Terminal A resterà al momento chiuso per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica, in attesa della restituzione delle aree da parte delle autorità competenti“.

Incendio Fontanarossa, Cisl: “Ricostruire un nuovo e adeguato modello della sicurezza”

Dopo l’incendio che si è sviluppato nella struttura dell’aeroporto nella serata di domenica 16 luglio, Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Mauro Torrisi, segretario generale Fit Cisl Catania, la federazione dei lavoratori dei trasporti, ritengono necessario ricostruire un nuovo e adeguato modello di sicurezza per l’aeroporto di Fontanarossa.

Il modello in questione dovrebbe riguardare non solo la formazione del personale, ma anche i materiali utilizzati all’interno dell’aerostazione, comprese le attività commerciali interne. L’obiettivo principale è garantire la salute di tutti i lavoratori dell’aeroporto e dei viaggiatori sempre più numerosi che lo utilizzano.

I rappresentanti sindacali hanno scelto di attendere che la dinamica dell’incidente diventasse più chiara prima di esprimere pubblicamente la loro visione. Evitando parole di circostanza e critiche immediate ai vertici della direzione dell’aeroporto, hanno preferito aspettare l’esito delle indagini in corso.

Secondo Attanasio e Torrisi, anche se non ci sono state vittime, non si può affidare tutto al caso. Pertanto, ritengono necessario affrontare immediatamente due grandi questioni evidenziate dall’incidente. Da un lato, è importante riprendere i rapporti tra le aziende interne dell’aeroporto e le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori, al fine di sviluppare insieme nuovi modelli di ordine, sicurezza e formazione, oltre a quelli previsti dal Piano Nazionale di Sicurezza. È anche essenziale verificare l’efficacia degli esercizi di evacuazione che dovrebbero coinvolgere anche i dipendenti dei negozi interni. Dall’altro lato, è necessario chiarire o rivedere le linee guida e le indicazioni sull’impiego dei materiali utilizzati per gli allestimenti delle strutture all’interno dell’aeroporto.

Attanasio e Torrisi sottolineano l’importanza di queste azioni, specialmente considerando la rapida ripresa delle operazioni nell’aeroporto, seppur in modo limitato per il momento. Questo risultato è stato reso possibile grazie all’impegno delle lavoratrici, dei lavoratori, della Sac (Società Aeroporto Catania), delle aziende interne, nonché dei vigili del fuoco e delle strutture di Protezione civile.

È fondamentale garantire a tutti loro, così come ai passeggeri del “Bellini”, ambienti di lavoro e di permanenza salubri, implementando misure rinnovate di salute e sicurezza adeguate a uno scalo internazionale come l’aeroporto di Fontanarossa.

Per la Ugl è un danno incalcolabile all’economia della città

La chiusura inevitabile dell’aeroporto di Catania rappresenta un danno incalcolabile per l’economia della città e non solo. In un periodo di alta stagione turistica come quello attuale, oltre ai considerevoli danni subiti dalla struttura aeroportuale, che speriamo non comprometteranno la sua fruizione, si aggiunge il duro colpo che tutto l’indotto (handling, servizi vari, bar, ristoranti, taxi e trasporti, autonoleggio, parcheggi e altro) dovrà subire suo malgrado. Senza contare i gravi disagi che i turisti e i lavoratori, in arrivo e in partenza, stanno affrontando. Quindi, non si tratta solo di danni materiali, ma anche di conseguenze correlate, e ci auguriamo che coloro che saranno chiamati a individuare eventuali responsabilità ne tengano conto. Il nostro auspicio è che si faccia chiarezza sull’accaduto il più rapidamente possibile, senza fare sconti a nessuno“.

Queste sono le parole di Giovanni Musumeci, segretario territoriale della Ugl catanese, che insieme a Mario Marino, segretario della federazione provinciale Trasporto aereo, a nome dei segretari delle federazioni provinciali coinvolte nell’ambito dell’aeroporto di Catania “Vincenzo Bellini”, esprime anche solidarietà a tutti i lavoratori diretti e dell’indotto.

Codacons presenta esposto e si costituisce Parte Offesa per l’incendio all’aeroporto 

L’incendio ha attirato l’attenzione delle autorità giudiziarie e del Codacons, l’associazione dei consumatori. Dopo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura Etnea, il Codacons ha deciso di presentare un esposto e di costituirsi parte offesa.

È fondamentale accertare le cause dell’incendio, eventuali responsabilità e prevenire episodi simili in futuro – afferma Giovanni Petrone, Presidente Regionale del Codacons -. L’incendio è divampato per diverse ore nella tarda serata del 16 luglio, nelle vicinanze dei gate, causando panico tra i passeggeri in partenza. Il denso fumo prodotto dalle fiamme ha invaso la parte inferiore dell’aeroporto, costringendo all’evacuazione immediata.

Se quanto dichiarato dal sindacato della polizia aeroportuale verrà confermato, l’evacuazione dei presenti, avvolti da una densa nube di fumo, sarebbe avvenuta senza un piano di evacuazione ben definito. Pertanto – prosegue il Codacons – è importante verificare se sono stati adottati tutti i sistemi di prevenzione degli incendi, se esiste un piano dettagliato di evacuazione dell’aeroporto, se i sistemi di allarme antincendio funzionano correttamente e se qualcosa ha presentato un malfunzionamento“.

Secondo Petrone, “i danni causati dall’incendio non riguardano solo i passeggeri e le compagnie aeree, ma hanno anche un impatto sull’economia dell’intera regione. Infatti, a seguito della chiusura dell’aeroporto, l’incendio ha avuto gravi conseguenze anche sul turismo. In particolare, durante l’estate, non possiamo permetterci di perdere una quota di visitatori per l’isola“.

Emergenza Fontanarossa: Trapani raddoppia il transito ordinario ma la situazione è sotto controllo

La situazione al terminal Vincenzo Florio di Trapani Birgi è tornata alla normalità dopo la prima intensa ondata di ieri. Nonostante l’incremento significativo dei voli in transito a causa dell’incendio all’aeroporto di Catania, le operazioni a Trapani Birgi si stanno svolgendo regolarmente.

A partire da stamattina, diversi voli in partenza e in arrivo sono stati riprogrammati dal Fontanarossa di Catania. Tra i voli riprotetti, ci sono destinazioni come Cagliari, Venezia, Bologna, Napoli, Fiumicino, Atene, Bergamo, Otopeni, Malpensa, Katowice, Perugia, Francoforte, Brindisi, Malta, Varsavia, Torino, Madrid, Pisa e Genova. Inoltre, sono previsti due voli charter da e per Tenerife e Lisbona.

Complessivamente, sono stati pianificati 106 voli, mantenendo la normale programmazione del Vincenzo Florio di Trapani. Nella giornata del 17 luglio, sono stati registrati 71 movimenti, con 36 arrivi, di cui 19 provenienti da Catania, e 35 partenze, di cui 17 diretti a Catania. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto alla programmazione normale, con un totale di 9.054 passeggeri coinvolti.

Nonostante l’attività dello scalo sia stata sottoposta a fortissimo stress, la struttura ha risposto nel migliore dei modi – ha commentato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -. Il personale sta lavorando al cento per cento delle proprie capacità, in tutti i ruoli necessari per affrontare l’emergenza che ha colpito l’aeroporto di Catania a cui abbiamo espresso, dal primo istante, la nostra fattiva vicinanza.

La principale difficoltà che abbiamo incontrato è stato il reperimento dei bus, ne servono oltre 110 nella giornata odierna, per trasportare i passeggeri alla destinazione finale, Catania. Ringraziamo l’Aeronautica militare, il 6° Reggimento dei Bersaglieri dell’Esercito per aver messo a disposizione i propri mezzi e l’Ast, la Regione siciliana per il coordinamento, la Protezione civile per il supporto ed il ristoro ai passeggeri e la Prefettura con cui siamo stati in continuo contatto“.