Aci Sant’Antonio, istituito l’Ufficio Sisma per l’assistenza alla popolazione: “Ulteriore spinta al lavoro fin qui svolto”

Aci Sant’Antonio, istituito l’Ufficio Sisma per l’assistenza alla popolazione: “Ulteriore spinta al lavoro fin qui svolto”

ACI SANT’ANTONIO –  Alla luce della carenza di personale attualmente in dotazione all’Ufficio Urbanistica del Comune di Aci Sant’Antonio, nel Catanese, e su base dell’articolo che parla di assunzioni, da parte dei Comuni colpiti dal sisma del 26 dicembre 2019, di personale qualificato per i numerosi procedimenti legati all’evento tellurico, con Delibera di Giunta n. 171 del 4 dicembre scorso l’amministrazione santantonese ha deciso di organizzare, all’interno del Settore Urbanistica, l’Ufficio Sisma per la gestione, tra le altre cose, degli indennizzi, delle pratiche e dell’assistenza alla popolazione, oltre di ordinanze e decreti, sopralluoghi, assistenza ai tecnici e gestione della attività di ricostruzione.

Sono state disposte assunzioni a tempo determinato pieno e/o parziale di un Istruttore Amministrativo di Categoria “C” (posizione economica “C1”), e di quattro Istruttori DirettiviTecnici di Categoria “D” (posizione economica “D1”), e disponendo le integrazioni orarie per cinque unità del personale part-time coinvolto nelle attività post-sisma (tre di categoria “B” e due di categoria “C”).

I costi saranno a carico dell’Ordinanza n. 1 del 26/11/2019 del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione, che ha assegnato 20.600 euro per l’anno 2019 e 206.000 euro per il 2020. L’Ufficio Sisma, inoltre, prevede il coinvolgimento di personale già presente fra le file dei dipendenti dell’Ente, del settore Urbanistica e non solo.

“Abbiamo una sola unità di categoria C e quattro di categoria B, di cui tre part-time – ha dichiarato il sindaco Santo Caruso –, e rinfoltire il personale è assolutamente necessario vista la condizione di precarietà che ha generato il sisma. C’è un fondo già stanziato, e su base di questo partiremo. In questi mesi, oramai quasi un anno, abbiamo cercato di far fronte all’emergenza grazie all’abnegazione del personale, ma nonostante questo l’enorme mole di lavoro non può essere presa in carico dalle sole unità presenti attualmente negli uffici. Su base della legge 55 adesso possiamo finalmente dare respiro a chi ha già dato tanto, e far leva su forze fresche che di certo daranno un’ulteriore spinta all’ottimo lavoro fino a qui svolto”.