CATANIA – “Un anno fa ci lasciava Giuseppe Coco, Csq dei vigili del fuoco nonché, tra i migliori istruttori aeroportuali del territorio nazionale“, inizia così la nota stampa di Carmelo Barbagallo dell’Usb vigili del fuoco Sicilia.
“Durante l’ascesa della pandemia nel territorio nazionale, si trovava a Roma, proprio per esercitare il suo ruolo, quello di istruttore aeroportuale ai nuovi vigili del fuoco dove, in quel periodo, all’interno delle scuole centrali antincendi, cominciarono a scoppiare i primi casi di Covid-19 e, anch’egli, contrasse il virus proprio lì.
Era il mese di febbraio, la fine, dà lì, di un lungo calvario; sconfitto il Covid-19, i suoi polmoni, oramai devastati, gli portarono altre conseguenze e, da lì al poco il decesso il 9 aprile 2020. Riconosciuta la causa di servizio ma, non inserito ancora nelle vittime del dovere, ai familiari, ancora oggi, va riconosciuto il minimo sindacale, così come agli altri colleghi morti per Covid-19.
Sono veramente tanti, fino a ieri si è spento un’altro collega a Matera, il mese passato, uno a Palermo… a loro va il nostro pensiero, nell’auspicio che, il nuovo contratto di lavoro, che si discuterà in questi mesi, possa prevedere finalmente una parte normativa sul riconoscimento delle malattie professionali e previdenza.
I vigili del fuoco, meritano, tutele e rispetto!“.