GELA – In data 8 ottobre scorso, tra le ore 2,30 e le ore 3, è scoppiata una furente rissa all’interno della stazione di servizio “GB OIL”, culminata nel sangue.
La vicenda
L’iniziale discussione sorta a seguito dei pesanti apprezzamenti fatti da un soggetto licatese nei confronti di una ragazza gelese, presente all’interno dell’esercizio pubblico, si è trasformata in una violenta lite tra la comitiva gelese e quella licatese.
La rissa, iniziata all’interno del bar della stazione di rifornimento, si è spostata all’esterno della stessa, ove nemmeno l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a riportare la serenità. Al contrario, di lì a poco, si è assistito ad un fatto ancor più grave, in quanto il gelese D.G.P.Q., fratello di una delle donne coinvolte e rimaste ferite, dopo aver estratto una pistola, ha ferito, facendo fuoco, C.M., licatese della fazione contrapposta.
L’uomo è stato prontamente disarmato dal coraggioso intervento di un carabiniere, che ha evitato così esiti ancor più drammatici.
Le conseguenze
La vicenda appare ancor più allarmante se si considera che la presenza di 4 carabinieri e 2 agenti della Pubblica Sicurezza non ha impedito o frenato i propositi illeciti dei due gruppi, tuttavia la risposta dello Stato non si è fatta attendere, in quanto tutti i soggetti sono stati prontamente identificati e arrestati in flagranza di reato, e per i quali la Procura della Repubblica di Gela ha richiesto e ottenuto l’immediata convalida.
La conferenza stampa
I dettagli e la comunicazione sociale in merito a questi gravissimi fatti che incidono sulla convivenza civile della comunità, saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà alla Procura della Repubblica di Gela, questo pomeriggio alle ore 16.
Fonte immagine Fanpage.it
