GELA – Per uno dei Comuni più noti del Nisseno, Gela, potrebbe presto arrivare la dichiarazione della zona rossa: è l’annuncio diffuso dalle autorità competenti nelle scorse ore, caratterizzate da un notevole e diffuso aumento dei contagi (anche se, per fortuna, non delle ospedalizzazioni) e da una serie di dibattiti su una possibile zona gialla in Sicilia.
Gela, che dovrebbe essere dichiarata zona rossa già nelle prossime ore per mezzo di un’ordinanza del presidente della Regione Siciliana – Nello Musumeci, sarebbe il quarto Comune nel giro di pochi giorni a riprendere le massime restrizioni anti-Covid: le altre sono Mazzarino e Riesi (sempre in provincia di Caltanissetta) e Piazza Armerina (Enna).
L’amministrazione comunale di Gela, nella persona del sindaco Lucio Greco, ha reso noto un comunicato per commentare la vicenda.
“È arrivata poche ore fa la comunicazione dell’ASP che afferma quello che si temeva da giorni, da quando, cioè, i numeri della curva epidemiologica da Covid-19 hanno ricominciato a correre: Gela è a un passo da una nuova zona rossa e la proclamazione potrebbe essere questione di ore. In questi giorni, dopo i numerosi appelli a non assembrarsi anche in occasione delle partite della nazionale di calcio, il sindaco Lucio Greco ha monitorato costantemente la situazione, pronto a intervenire in caso di necessità. E oggi che l’azienda sanitaria fa sapere che si è arrivati a 190 nuovi casi settimanali, ben oltre il limite dei 179, la preoccupazione è fortissima”, si legge nell’avviso pubblico.
“Il mio pensiero è rivolto, principalmente, alle attività commerciali che, dopo un inverno pesantissimo di chiusure e sacrifici, hanno fatto tanto per rialzarsi, confidando nella bella stagione. Purtroppo, le regole sono chiare e i numeri sono incontrovertibili. Per l’ASP, affinché l’allarme rientri prima che sia troppo tardi, è necessaria la proclamazione della zona rossa, con tutte le misure restrittive che ne derivano”, dichiara Greco.
Il primo cittadino, questa mattina, ha più volte sentito la Regione, e si dice assolutamente d’accordo con le parole del governatore sulla necessità di rivedere i parametri che fissano la definizione dei colori delle Regioni, per far si che vengano collegati al tasso di ospedalizzazione e non più alla percentuale dei contagi (ne abbiamo parlato qui).
“Purtroppo, però, mi è stato riferito, finché non cambia la norma nazionale, a quella ci si deve attenere. Per quanto mi riguarda, nel garantire il massimo dei controlli, sento la necessità, ancora una volta, di chiedere ai miei concittadini di fare un passo indietro e di ricominciare a usare la mascherina ovunque, anche all’aperto, dove attualmente non è obbligatorio. Non è ancora, purtroppo, il momento del liberi tutti e degli abbracci. Questo è il momento di vaccinarsi, se ancora non lo si è fatto, e di adottare comportamenti improntati alla prudenza. Continuerò a seguire l’evolversi della vicenda e a informarvi, ma, anche se è difficile, perché l’estate è sinonimo di libertà e divertimento, dimostriamoci comunità ed evitiamo tutte le occasioni in cui potrebbero crearsi assembramenti. Per fortuna, al momento i ricoverati sono pochi, e nessuno si trova in Terapia Intensiva, merito anche della campagna vaccinale. Corriamo tutti insieme ai ripari prima che sia troppo tardi e altri concittadini possano rimetterci la vita, il bene più prezioso”, conclude Greco.
Fonte immagine: Regione Siciliana