Omicidio Vincenzo, fermato il sospettato 19enne. Comunità “attonita” per una morte ancora senza movente

Omicidio Vincenzo, fermato il sospettato 19enne. Comunità “attonita” per una morte ancora senza movente

ALESSANDRIA DELLA ROCCA – È stato fermato dai carabinieri della stazione di Alessandria della Rocca (provincia di Agrigento) il 19enne Pietro Leto, sospettato di essere l’omicida di Vincenzo Busciglio, 23 anni, ucciso la scorsa notte via Sant’Antonio, nel paese dell’Agrigentino, al culmine di una terribile lite.

Alle prime luci dell’alba, dopo una nottata di fitti interrogatori e ispezioni, che hanno permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dell’indiziato, i militari dell’Arma hanno fatto scattare un provvedimento di fermo a carico del giovane.

La scorsa notte gli inquirenti sono intervenuti in seguito a una segnalazione telefonica. Giunte sul posto, hanno appreso della rissa e del decesso di Vincenzo, avvenuto all’ospedale di Ribera (provincia di Agrigento) a causa delle profonde ferite arrecategli con arma da taglio.

Sulla scena del crimine è intervenuto anche il personale specializzato, che ha subito eseguito un minuzioso sopralluogo. Sono state, dunque, contestualmente avviate serrate indagini, condotte dai carabinieri di Alessandria della Rocca e da quelli di Cammarata e sviluppate nell’arco di tutta la nottata mediante l’ascolto di numerose persone appartenenti al circuito relazionale della vittima.

Tutte le testimonianze hanno portato al 19enne Pietro Leto, già condotto in carcere. Resta comunque ancora da chiarire il possibile movente dell’episodio criminoso.

Nel frattempo, l’intera comunità di Alessandria della Rocca è sconvolta dal tragico caso ed esprime il proprio cordoglio sui social. Pieno di dolore anche il post del vicesindaco Gianni Comparetto su Facebook: “Come cittadini di Alessandria della Rocca, consapevoli della gravità degli ultimi fatti successi, dobbiamo riconoscere di vivere, purtroppo, in una piccola comunità attonita, forse impreparata a tutelare e aiutare i suoi giovani e meno giovani a comprendere e sostenere i veri valori. Ognuno pensa di risolvere le proprie problematiche facendosi giustizia da sé. Ma non siamo una comunità malata e le reazioni di queste ore dimostrano questo”.

“Quando una o più famiglie hanno bisogno Alessandria deve rispondere con coesione e solidarietà. Perciò non possiamo rimanere ancora inerti e chiusi dentro i nostri gusci, pensando egoisticamente che la cosa non ci riguardi. Abbiamo tutti il dovere morale di non lasciare sole con il loro dramma le famiglie direttamente coinvolte, perché sono le nostre famiglie, famiglie della nostra comunità. Dobbiamo dare un segnale forte e collettivo”, continua il politico agrigentino.

Comparetto conclude il suo messaggio con la proposta di un’iniziativa solidale a cui è invitata a partecipare l’intera cittadinanza: “Propongo, lontano da ogni tipo di speculazione, di organizzare al più presto una fiaccolata silenziosa, contro nessuno, anzi a favore di noi stessi e del nostro spirito di comunità. Una fiaccolata di solidarietà e di riflessione collettiva che coinvolga tutte le famiglie, i nostri Giovani, le associazioni, le autorità locali, la Chiesa e tutte le componenti della nostra comunità”.

Fonte immagine: Facebook