LAMPEDUSA – “Questo popolo è stato caricato da una pesante croce. L’ha portata spesso con sofferenza, con stanchezza, ma non si è mai arreso e merita di essere aiutato a portarla“.
Lo ha detto don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa, a margine della fiaccolata che s’è snodata dalla chiesa di San Gerlando fino alla piazza che si affaccia al porticciolo della Madonnina prima e su molo Favarolo dopo.
Le parole del parroco di Lampedusa
“Oggi siamo qui per pregare nella tristezza e nel lutto – ha sottolineato don Carmelo visto che la fiaccolata è stata organizzata dopo la morte di una neonata di 5 mesi che viaggiava con la mamma sul barchino che s’è ribaltato -. Riporto le parole del papa, pronunciate qui, dieci anni fa: che non si ripeta mai più. La globalizzazione dell’indifferenza ha preso il sopravvento ormai, l’uomo non viene calcolato per la sua dignità“.
La croce durante il percorso è stata portata dal prete e dal sindaco, Filippo Mannino: “L’ennesima morte che riceve questa terra a cui non vuole abituarsi. Lampedusa, in questi anni, ha dato lezioni di umanità al mondo intero – ha ricordato l’amministratore -. In questi giorni siamo stati messi tutti dinanzi l’ineluttabilità della storia che ignora le logiche politiche e che anzi richiede un cambio di passo come ha auspicato il presidente Mattarella. Oggi, qui, c’è quel popolo che non s’è mai fatto globalizzare dall’indifferenza, ma è un popolo stanco, stremato, a cui è stata data una croce troppo pesante da portare. C’è rimasta una sola speranza: quella di non essere lasciati soli“.
Gli striscioni
“Basta morti in mare, fermatevi“, “Lutto cittadino, Ue 2023“, “Canali di ingresso regolari subito” e “Basta al traffico di essere umani“: questi gli striscioni che sono comparsi nella piazza dove sorge l’obelisco di Cassadoro, davanti al Municipio di Lampedusa.
A esporli, poco prima dell’avvio della fiaccolata è stato il movimento politico-culturale “Pelagie Mediterranee”.
Il parroco di Lampedusa e il sindaco, portando la croce lungo il tragitto, si sono fermati tanto vicino agli striscioni, quanto sotto le luminarie accese in onore della Madonna di Porto Salvo.
Attività chiuse in via Roma
Tutte le attività commerciali e di ristorazione situate lungo via Roma sono rimaste chiuse durante il passaggio della fiaccolata e su Lampedusa è all’improvviso calato il silenzio.
Centinaia e centinaia i lampedusani che su due file hanno “abbracciato” via Roma, mentre decine di giovani migranti attendevano in fila la distribuzione della cena offerta dai volontari della parrocchia di San Gerlando e altri sedevano, mangiando panini, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri o accanto agli striscioni.