AGRIGENTO – Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da un imprenditore 45enne di Agrigento, dirigente dell’associazione “LiberoFuturo“, dopo che ha trovato sul parabrezza dell’auto due cartucce e una croce (realizzata unendo due pezzo di legno con del fil di ferro). Il messaggio che il mittente ha voluto lanciare, purtroppo, è molto chiaro.
La macabra scoperta sarebbe avvenuta ieri mattina quando il 45enne si stava recando sul posto di lavoro. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine e la successiva denuncia dell’atto intimidatorio.
Sulla questione, il presidente dell’associazione Gerlando Gibilaro ha dichiarato che l’organizzazione respinge fortemente il messaggio di morte e si unisce all’imprenditore e alla famiglia, simbolo di forza e legalità nel territorio.
L’imprenditore minacciato, spiega Gibilaro, è noto per aver collaborato con le forze dell’ordine ed essersi costituito parte civile nel processo “Nuova Cupola” che lo ha riconosciuto vittima e ha condannato i mafiosi.
Fonte immagine: AgrigentoOggi