Terremoto Volkswagen: il titolo perde oltre il 20%

Terremoto Volkswagen: il titolo perde oltre il 20%

Arriva dagli USA il terremoto che in queste ore sta facendo tremare i vertici Volkswagen. Le accuse mosse dall’EPA (Eviromental Protection Agency), l’agenzia federale per la protezione ambientale, sono molto gravi: aver violato le norme del Clean Air Act utilizzando consapevolmente un software truccato.

Secondo il Wall Street Journal Volkswagen avrebbe violato le norme anti-smog con le Audi e Vw a 4 cilindri prodotte tra il 2009 e il 2015. Il colosso di Wolfsburg avrebbe progettato un software, montato sulle centraline dei motori 4 cilindri diesel, capace di rilevare quando la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di controllo soltanto in quel periodo di tempo. Negli altri momenti, secondo l’Epa, le auto inquinerebbero molto più di quanto comunicato.

Accuse gravissime in parte ammesse dalla casa tedesca in un comunicato diffuso domenica: “Le autorità hanno accertato delle manipolazioni da parte della casa di Wolfsburg dei test sulle auto con motori diesel“. Anche un portavoce dell’azienda ha confermato che Vw ha ammesso la responsabilità e il risultato in Borsa è stato immediato: le azioni Volkswagen hanno ceduto il 22% e l’indice Dax che perde lo 0,53%.

Volkswagen ora rischia sanzioni per circa 18 miliardi di dollari. Arrivate anche le scuse ufficiali di Martin Winterkorn, amministratore delegato Volkswagen, che si è detto “profondamente dispiaciuto per l’accaduto, offrendo la massima collaborazione e trasparenza“. Partita anche un’inchiesta esterna alla Casa, affidata ad un’agenzia, per stabilire le varie responsabilità. “Sono profondamente dispiaciuto di aver tradito la fiducia dei consumatori e faremo tutto il necessario per riparare il danno che la vicenda ha causato. Non tollereremo altre violazioni dei nostri regolamenti interni e della legge“, ha proseguito Winterkorn.

Cosa accadrà ora nel mercato europeo? Il governo tedesco si è detto molto preoccupato per l’accaduto e ha chiesto ai costruttori automobilistici di fornire informazioni per verificare che non ci siano state anche in Europa manipolazioni dei dati anti-inquinamento, simili a quelle ammesse da Volkswagen negli Stati Uniti. Bisogna anche ricordare che dei 10 milioni di auto diesel vendute a livello globale, 7,5 milioni sono state acquistate l’anno scorso da consumatori europei.