Quali leggi regolano il settore del gioco online in Italia?

Quali leggi regolano il settore del gioco online in Italia?

Nel nostro Paese il settore del gioco è regolamentato e gestito dallo Stato, questo non solo finanzia le casse statali, ma garantisce anche la massima sicurezza ai giocatori. Ad oggi l’ente che ha il compito di regolamentare il gioco è l’ADM, sigla che sta per “Agenzia Dogane e Monopoli”, che fino a poco tempo fa era nota come AAMS, ovvero “Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”. Il vecchio ente era stato fondato nell’ormai lontano 1927 e, prima di avere a che fare con il settore del gioco pubblico, si occupava di gestire i monopoli di sali e tabacchi. Solamente tantissimi anni più tardi, precisamente nel 2002, l’ADM ha inglobato l’AAMS in seguito all’emanazione del Decreto legge numero 22 del 27 giugno di quell’anno. Più di vent’anni dopo, oggi che siamo nel 2024, si sente ancora molto spesso parlare erroneamente di casinò AAMS, quando in realtà la dicitura corretta è ADM. Piano piano si sta prendendo consapevolezza di questo, ma la realtà dei fatti comunque sia è che si parla in entrambi i casi della stessa identica cosa, ossia di casinò legali autorizzati ad effettuare le loro attività in Italia.

Perché i casinò online sono sempre più in voga?

Siamo nel 2024, da diversi anni c’è stato l’avvento del digitale e con questo la diffusione del gioco online, i cui numeri hanno di gran lunga superato quelli inerenti al comparto fisico. I motivi sono diversi, tra i principali rientra senza ombra di dubbio la maggior accessibilità e comodità, considerando il fatto che si può accedere alle piattaforme di casinò online attraverso pochi clic, in qualunque luogo ed in qualsiasi momento. Inoltre molti siti di casinò digitali offrono promozioni ed incentivi, come testimoniato anche dalla lista dei bonus offerti da Daznbet casinò su questa pagina, che attraverso giri gratuiti, bonus con o senza deposito tendono a fidelizzare sempre più l’utente. Ad attrarre un elevato numero di giocatori sono anche la grafica e i suoni più avanzati, oltre al fatto che il gioco online, a differenza di quello fisico, è privo di distrazioni, poiché si può giocare anche in un ambiente molto più tranquillo rispetto a quello che si respira all’interno di una sala da gioco fisica. I casinò online sono maggiormente versatili, poiché offrono ai videogiocatori l’opportunità di interfacciarsi ad attività ludiche mai provate prima, per non parlare della sicurezza che viene loro garantita, una vera e propria priorità degli sviluppatori.

Come distinguere un casinò ADM da uno non ADM

Nel momento in cui anche il gioco a distanza nel nostro Paese è stato liberalizzato, allora si è cominciato a parlare di piattaforme AAMS proprio per distinguerle da quelle illegali, tanto che gli operatori intenti ad offrire un servizio di questo genere si vedevano costretti e si vedono costretti tuttora ad avere una licenza assegnata dall’AAMS, che poi, come detto, è diventata ADM. Ad oggi ci sono tantissimi elementi grazie ai quali vi è la possibilità di distinguere piuttosto facilmente un casinò ADM, quindi legale e più sicuro, da uno che non lo è. Abbiamo parlato dell’elemento numero uno, ossia la concessione e la licenza dall’ADM, ma possiamo aggiungere anche che i casinò legali sono assolutamente vietati ai minori di 18 anni, motivo per il quale nella fase di registrazione viene sempre richiesto un documento d’identità. Inoltre, i casinò legali garantiscono la sicurezza ai loro utenti per quanto concerne il trattamento dei dati sensibili e le transazioni bancarie mediante l’utilizzo della crittografia. I giochi sono tutti offerti in lingua italiana, in più vengono controllati e revisionati più volte per garantire la massima trasparenza. Le piattaforme legali promuovono anche il gioco responsabile, consentendo ai propri clienti di impostare ad esempio dei limiti di puntata.

Il decreto dignità

In Italia il decreto dignità, che non consente di fare pubblicità al gioco, è entrato in vigore nel 2018. In questi 6 anni, tuttavia, i contenuti relativi al gioco continuano ad essere presenti sia negli stadi che nelle televisioni, questo perché si sono trovati degli escamotage per aggirare il divieto. Di esempi pratici ce ne sono diversi, tra questi potremmo menzionare quello che ha a che vedere con Juventus 3-1 Lazio, quarta giornata dell’attuale campionato di Serie A, partita durante la quale sui cartelloni a bordo campo sono apparsi più volte annunci pubblicitari di questo genere. Per non parlare, inoltre, della messa in onda da parte delle TV di contenuti nei quali vengono confrontate le quote dei risultati tra i vari siti di scommesse. Questi contenuti vengono ammessi perché non vengono ritenuti una vera e propria pubblicità, bensì un insieme di informazioni.

Infatti nel decreto dignità, voluto fortemente dal primo governo di Giuseppe Conte, non vengono considerate pubblicità al gioco le informazioni inerenti al jackpot, alle puntate minime, a bonus offerti, alle quote e alle probabilità di vincita. Da qui le dichiarazioni rilasciate ai microfoni de Il Corriere Della Sera da Andrea Abodi, ministro dello Sport sotto la gestione Meloni, che ha parlato di come il governo abbia intenzione di superare quelle restrizioni entrate in vigore nel 2018, che portano le società di scommesse ad investire su altri campionati piuttosto che sul nostro. Inoltre, lo stesso ministro ha ritenuto ipocrita il fatto che venga violata la pubblicità al gioco, quando in realtà viene autorizzato un certo tipo di comunicazione che, attraverso determinati escamotage, mira proprio a quello.