Quattro avvisi di conclusione indagini per l’incendio del maggio 2022 a Stromboli

Quattro avvisi di conclusione indagini per l’incendio del maggio 2022 a Stromboli

MESSINA – Nella mattinata odierna, i carabinieri della Compagnia di Milazzo, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno comunicato quattro avvisi di conclusione indagini per l’incendio del maggio del 2022 a Stromboli.

L’accusa è di disastro ambientale colposo.

Quattro avvisi di conclusione indagini per l’incendio del maggio 2022 a Stromboli

Coinvolte due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, video e programmi televisivi, e una società specializzata in effetti speciali per cinema, televisione e teatro, per responsabilità amministrativa legata al reato ambientale.

Il provvedimento deriva dalle indagini condotte dalla Stazione carabinieri di Stromboli, iniziate subito dopo l’ampio incendio che ha coinvolto l’isola il 25 e 26 maggio 2022. L’area interessata è una zona naturale protetta, inclusa nei siti “UNESCO” e “Rete Natura 2000”, e nella riserva naturale orientata/integrale “Isola di Stromboli e Strombolicchio”.

I carabinieri, dopo aver assistito la popolazione durante gli eventi catastrofici, hanno avviato le indagini in collaborazione con l’Autorità Giudiziaria e con il supporto di consulenti nominati dalla Procura.

Nel mirino una serie tv

Le indagini hanno individuato quattro persone fisiche, tra cui il rappresentante legale e il direttore di produzione di una società di produzione cinematografica, e il rappresentante legale di una società di effetti speciali, insieme a un socio operativo responsabile della realizzazione degli effetti speciali.

I soggetti coinvolti si trovavano sull’isola per girare una serie televisiva. Sono responsabili, tra le altre cose, di violazioni delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di non aver rispettato le misure di prevenzione degli incendi, causando un grave rogo boschivo che ha danneggiato vasti terreni ed edifici.

Note

Si precisa che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari, e per l’indagato si applica il principio di presunzione di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva, come stabilito dall’articolo 27 della Costituzione.