L’anno più caldo di sempre, ecco cosa ha vissuto il Pianeta nel 2023

L’anno più caldo di sempre, ecco cosa ha vissuto il Pianeta nel 2023

MONDO – Il 2023 tra allagamenti, temperature estreme e trombe d’aria ha aggiunto un altro tassello al degrado ambientale che il nostro Pianeta vive da troppo.

Secondo i dati di Legambiente, in Italia, nel corso di questi 12 mesi si sono verificati 318 eventi catastrofici. La Sicilia si trova ai vertici di questa triste classifica con 21 fenomeni gravi.

Andiamo a dare un’occhiata a quanto il nostro mondo è stato cambiato e devastato quest’anno.

Un 2023 “da fuoco”

L’intero 2023 è stato l’anno più caldo di sempre, battendo il record del 2016 (anno in cui il mondo ha registrato circa 75 giorni al di sopra della soglia di 1,5 °C.). Questa considerazione arriva dopo una registrazione dellatemperatura di novembre di 14,22 gradi.

Le condizioni termiche hanno toccato gli 0,85 gradi al di sopra della media del mese per il periodo compreso tra il 1991 e il 2020. Dati insomma preoccupanti e sempre più in crescita anno dopo anno.

Ad influire sull’intera statistica, un’estate infernale che ha raggiunto temperature senza precedenti nel 2023. Dal servizio di monitoraggio climatico Copernicus è scaturito che la temperatura è stata di circa 0,23 gradi in più rispetto alla media dei mesi estivi compresi tra il 1951 e il 1980.

La Sicilia immersa da allagamenti e dolori

Piogge, mareggiate e tanti, troppi danni hanno caratterizzato, in negativo, il 2023 dei siciliani.

Uno degli ultimi allagamenti è avvenuto il 23 novembre tra Mondello e Partanna, nel Palermitano. Stesse zone vittime anche a metà maggio con disagi pure a Palermo.

Restando nell’Occidente siciliano, ricordiamo gli eventi del 10 gennaio 2023 a Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, e a Ribera, provincia agrigentina, il 23 settembre. Nel primo caso piogge e forti venti hanno provocato danni non indifferenti. Il 23 settembre invece una grandinata ha compromesso diverse coltivazioni, soprattutto agrumeti e ulivi.

Neanche la fetta Orientale della Sicilia è stata esente da disastri, in particolare evidenziamo le mareggiate del 21 maggio nelle Isole Eolie. A Lipari l’area portuale ha subito danni alla pavimentazione e agli approdi. Vulcano, invece, ha visto andare in macerie il cantiere per l’approdo di aliscafi.

In provincia di Catania, sempre nel mese di maggio, si sono verificati danni tra Mascali e Riposto. Precedente a questo episodio, a febbraio, gran parte del cimitero di Mineo (Catania) è caduto giù a causa di una terribile pioggia.

Il buco dell’Ozono si sta ricucendo

Da un recente rapporto presentato dalle Nazioni Unite “Scientific Assessment of Ozone Depletion: 2022” è emerso che progressivamente il buco dell’Ozono si sta chiudendo.

La fiducia è che entro il 2040 lo strato gassoso possa tornare ai livelli del 1980. Una buona notizia per il nostro pianeta, nella speranza che il prospetto diventi realtà.

Finanziamenti per l’eco-turismo

Con il “trend” delle vacanze sostenibili sempre più in ascesa, il turismo è orientato verso una sistemazione di stampo green.

A tal proposito, il Ministero del Turismo ha emanato un decreto che introduce finanziamenti destinati alle imprese operanti nel settore.

Dal mese di luglio 2023, queste aziende hanno avuto la possibilità di presentare richiesta per ottenere fondi finalizzati alla promozione dell’eco-turismo e del turismo sostenibile.

Temperature da record in Sicilia

Luglio è stato il mese più bollente per il territorio siciliano. Nel pomeriggio del 24 luglio si è registrato il picco folle di 47,6 gradi a Catania.

Stessa temperatura raggiunta poi a Priolo Gargallo in provincia di Siracusa. Durante il corso della stessa giornata anche il Palermitano ha raggiunto temperature scottanti con ben 47 gradi.

Non solo estate, però, ricordiamo anche gli anomali 32 gradi raggiunti il 30 ottobre sempre a Palermo.

Dire addio ai combustibili fossili

Durante Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite, sono arrivate buone notizie sull’abbandono dei fossili. Nelle battute finali della riunione si è parlato di combustibili fossili, proponendo una transizione verso l’abbandono di carbone, petrolio e gas entro il 2050. Il documento mira a iniziare il processo verso le energie rinnovabili partendo già da ora.

La salvaguardia degli oceani

Nel maggio di quest’anno, è stato approvato un trattato per preservare la biodiversità degli oceani al di fuori dei confini nazionali.

Il “sì” è arrivato da 190 nazioni, che hanno trovato un accordo dopo quasi due decenni di trattative. Attualmente solo 1,2% dei mari al largo delle coste ha un’adeguata protezione.

L’Onu ha dato il via all’iniziativa a giugno, consentendo la costruzione di nuove aree di protezione in alto mare. Il progetto naturalmente non vedrà la realizzazione nell’immediato considerando i tempi dei singoli governi e l’individuazione delle aree da tutelare.

L’accordo è un punto cruciale verso la protezione del 30% delle terre e dei mari entro il 2030, obiettivo predisposto alla fine del 2022.

Catania e Palermo bocciate nella raccolta differenziata

La pubblicazione del dossier “Comuni ricicloni Sicilia 2023” di Legambiente, ha riportato i dati del 2022 nella gestione della raccolta differenziata.

Vi è stato un grande sviluppo tranne che per Catania e Palermo, ultime della classifica. Le due città infatti hanno raggiunto lo scarso risultato del 26% e 16% di raccolta effettuata.

Nota di merito invece per Marsala che con i suoi 80mila abitanti è al 78% di raccolta differenziataRagusa e Agrigento invece al 70,5%, mentre Enna e Trapani superano il 65%.

La speranza di un anno migliore

Ci lasciamo alle spalle un anno tra sconfitte e vittorie, forse quest’ultime ancora poche, inondate dalle delusioni di questo 2023.

Il 2024 dipende dunque da noi, nella speranza che tutti facciano la propria parte, per salvare un pianeta che chiede da troppo pietà.