È morto Carlo Rao, artista eclettico figlio di Cerda

È morto Carlo Rao, artista eclettico figlio di Cerda

CERDA –Con Carlo Rao scompare un artista di grande spessore, un grande poeta, un raffinato esteta e va via un figlio di Cerda che mai ha dimenticato la sua amata terra madre. La sua ultima opera, ‘Alma Cerda’, è il dono che ha fatto ciascuno di noi cerdesi“.

Morto l’artista Carlo Rao, le parole del sindaco di Cerda

Lo afferma Salvo Geraci, deputato regionale della Lega e sindaco di Cerda. “Rao – ricorda Geraci – ha insegnato materie letterarie negli istituti superiori ed ha fatto parte dell’istituto di Scienze Umane e dell’istituto di Pedagogia dell’Università di Venezia.

Per oltre venti anni – prosegue il sindacoha coordinato seminari e laboratori di didattica della poesia anche attraverso università estere. Dal 1988, lasciata l’attività didattica, si é dedicato a tempo pieno alla scrittura, alla pittura e al teatro. È stato direttore delle collane di poesia “All’antico Mercato Saraceno“ e la “Grotta di Circe“, ha presieduto le giurie del premio letterario “Lectura“ e del Premio Internazionale “DeltaPoesia“. Per anni (assieme a Rita Borsellino, Antonio Caponetto, Gherardo Colombo, Luciano Violante, Giancarlo Caselli, Don Luigi Ciotti e Don Giuliano Zattarin) ha operato all’interno del gruppo Sariano“.

Presente anche nel campo teatrale

Il sindaco di Cerda, sottolinea l’ecletticità di Carlo Rao, che é stato fondatore e direttore (assieme ad Ugo Pagliai) di “Aperta Scena” che ha realizzato stage e spettacoli di Vittorio Gassman, Gigi Proietti, Pamela Villoresi, Arnaldo Foa’ e Michele Placido.

Ha tradotto e adattato per il teatro testi, in molti casi inediti in Italia, di Edmond Jabès, Wislawa Szmborska, Rene’ Depestre, Federico Garsia Lorca, Wystan Auden, Carmen Yanez e Pedro Salinas.

Dirige e recita con Paola Gassman e Ugo Pagliai

Ha inoltre diretto e recitato con Paola Gassman e Ugo Pagliai (che ha anche curato la regia), diverse opere poetico teatrali fra le più importanti: “la verità, vi prego sull’amore” (circa 300 repliche dal 1994) e “Giobbe ed altre stanze” (adattamento di un’opera giovanile di Karol Wojitila: 25 repliche in occasione del Giubileo). Su invito del Centro ebraico di Roma ha scritto e rappresentato per 6 serate “I Campi delle Cenere“.

Qualche anno fa, Carlo Rao ha donato alla comunità Cerdese, circa 40 quadri che si trovano esposti nella Sala Consiliare del Comune di Cerda.

Fonte foto Facebook – Salvatore Totò Imburgia