È morta Laura Salafia, nel 2010 fu resa tetraplegica da un proiettile in piazza Dante a Catania

È morta Laura Salafia, nel 2010 fu resa tetraplegica da un proiettile in piazza Dante a Catania

CATANIALaura Salafia è scomparsa stamani a 47 anni. Aveva vissuto la sua giovinezza a Sortino (in provincia di Siracusa) e si era diplomata sia al liceo scientifico di Lentini che all’istituto magistrale “Quintiliano” di Siracusa. Nel 2003 si era trasferita a Padova per insegnare, ma era tornata a Catania nel 2006 per continuare la sua formazione universitaria in Lettere moderne, iniziata nel 2000.

L’episodio che le aveva cambiato l’esistenza

Il tragico episodio che ha cambiato la sua vita si è verificato il 1° luglio 2010: dopo un esame all’università, mentre era in compagnia delle sue amiche in piazza Dante a Catania, fu accidentalmente colpita da un proiettile, che le provocò una grave lesione al midollo. Questo incidente la rese tetraplegica. Nonostante ciò, dopo periodi di riabilitazione a Montecatone-Imola e al Cannizzaro di Catania, non ha abbandonato la sua passione per gli studi, tornando a frequentare le lezioni nel 2013. Il responsabile dello sparo, Andrea Rizzotti, fu inizialmente condannato a 18 anni di reclusione, pena poi ridotta in appello a 16 anni e mezzo.

Laura ha ricevuto nel 2021 un riconoscimento dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, diventando Cavaliere al merito della Repubblica per il suo contributo alla società. Inoltre, l’Università di Catania le ha assegnato una laurea honoris causa in Filologia Moderna lo scorso 9 giugno, rendendo realtà il suo sogno di conseguire una seconda laurea dopo quella in Lingue.

Il cordoglio del sindaco, assessori e Amministrazione Comunale

Il sindaco Enrico Trantino, gli assessori della giunta e tutta l’Amministrazione Comunale di Catania esprimono unanime cordoglio e si uniscono al dolore della famiglia e dei tanti amici, per la scomparsa di Laura Salafia.

Per tredici anni – ha detto Trantino – la sua sofferenza ha interrogato le nostre coscienze di cittadini su un atto di violenza che ha colpito una ragazza innocente, ingiustamente vittima di una cinica sorte. Faremo in modo di ricordarla in modo perenne con l’intitolazione di un luogo evocativo della Città di Catania, affinché il suo modello di donna di cultura, esemplare e coraggiosa, che ha mostrato insuperabile attaccamento alla vita, nella gioia e nel dolore, rimanga un esempio anche per le future generazioni”.