Il Liceo “Boggio Lera” di Catania alla scoperta dei valori architettonici e storici della città. Intervista alla Dirigente

Il Liceo “Boggio Lera” di Catania alla scoperta dei valori architettonici e storici della città. Intervista alla Dirigente

CATANIA – Ieri, venerdì 22 settembre, si è svolta presso l’Aula Magna del Liceo “Boggio Lera” di Catania la presentazione del nuovo percorso di PCTO ”Monasteri Ritrovati” nato dalla collaborazione tra il Liceo e l’Arcidiocesi di Catania.

Il Progetto Monasteri Ritrovati

Alla presenza della Dirigente Scolastica prof.ssa Valeria Pappalardo e di S. Ec. Mons. Luigi Renna è stato presentato il lavoro iniziato lo scorso anno scolastico dagli studenti e dalle studentesse del Liceo, guidati dalle docenti Giovanna Brambilla, Rosa Marletta e Daniela Scorciapino con la collaborazione di Padre Massimiliano Parisi, che hanno prima studiato e analizzato dal punto di vista storico e artistico alcuni importanti siti del centro storico di Catania e poi fatto da guida ai visitatori e ai turisti in due giornate dello scorso maggio.

I siti attenzionati, oggetto di questo percorso, sono la Chiesa Ex Conventuale della Santissima Trinità, la Chiesa Ex Conventuale di S. Agostino, la Chiesa Ex Conventuale di S. Agata alla Badia, a questi importanti chiese catanesi si aggiungeranno, in quest’anno scolastico, la Chiesa di S.Maria dell’Aiuto con Cappella di Loreto e la Chiesa di S. Sebastiano.

 

 

Durante l’incontro Mons. Luigi Renna, che ha incantato la platea con le sue attente e dettagliate informazioni, ha dialogato con gli studenti e le studentesse del “Boggio Lera” e rispondendo, nello specifico, alle loro numerose domande, evidenziando l’importanza, nel percorso di formazione dei giovani, del contatto con l’arte e la bellezza.

Il Progetto Monasteri Ritrovati è un grande” laboratorio” sulla città che coinvolge nel corso dell’anno scolastico molti studenti e studentesse, con l’intento di conoscere e far conoscere il valore e la bellezza del patrimonio architettonico e artistico della nostra città e di raccontarlo attraverso le parole e le immagini composte dai giovani protagonisti di questo progetto.

Sentire, percepire il polso della storia e puntare l’obiettivo su epoche remote, qualifica gli studenti i quali, non trascurando certamente particolari accorgimenti ottici, permetterà loro di vedere anche un po’ il loro avvenire focalizzando il nucleo degli avvenimenti.

L’intervista alla Dirigente