Furti al Palazzetto dello Sport di Misilmeri, recuperata la refurtiva

Furti al Palazzetto dello Sport di Misilmeri, recuperata la refurtiva

PALERMO – A seguito dei furti dei giorni scorsi, è stata recuperata una considerevole quantità di oggetti rubati in seguito ai furti avvenuti presso il Palazzetto dello Sport. I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno eseguito diversi ordini di perquisizione. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo nei confronti di tre giovani. Si tratta di tre persone già sotto indagine per il reato di invasione di terreni o edifici. A Misilmeri ai furti al Palazzetto dello sport, è seguita l’identificazione degli autori.  Questi tre soggetti erano stati precedentemente sorpresi dai Carabinieri all’interno del Palazzetto comunale dello Sport. Il fatto è avvenuto durante un’operazione mirata per prevenire atti di vandalismo del patrimonio pubblico e degrado urbano.

Il recupero della refurtiva dei furti al Palazzetto dello Sport

A Misilmeri i furti al Palazzetto dello sport sono stati oggetto di indagine da parte dei Carabinieri. Durante una perquisizione presso l’abitazione di uno dei giovani indagati, sono stati rinvenuti diversi oggetti sportivi. In particolare: 40 cinesini, 27 casacche, 2 palloni, 1 pompetta per gonfiare con spillo, 1 sacca e 1 borsone. Tutti questi articoli erano stati precedentemente rubati dalla struttura comunale. Durante l’operazione, i Carabinieri hanno anche scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica nell’abitazione, per cui hanno arrestato un uomo di 54 anni e una donna di 46 anni, entrambi residenti a Misilmeri e genitori di uno dei giovani indagati, per furto di energia elettrica.

Inoltre, uno dei tre indagati è stato trovato in possesso di circa 0.4 grammi di hashish. La sostanza è stata sequestrata e sarà inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per le analisi di routine.

È importante sottolineare che gli indagati di oggi sono solo sospettati di aver commesso un reato, anche se in modo grave, e che la loro situazione sarà valutata dall’Autorità Giudiziaria durante tutto il processo legale. La loro colpevolezza sarà determinata solo se verrà emessa una sentenza di condanna definitiva, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.