Trasporto locale, sciopero 24 ore Usb in tutta Italia. In Sicilia riflettori puntati sulla vicenda Ast

Trasporto locale, sciopero 24 ore Usb in tutta Italia. In Sicilia riflettori puntati sulla vicenda Ast

ITALIA – Oggi è una giornata difficile per chi deve spostarsi a causa dello sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale.

L’Usb, sindacato del lavoro privato, ha indetto la protesta e ha anche programmato un presidio al Ministero dei Trasporti per il 3 marzo prossimo.

I bus, la metropolitana e i treni saranno fermi dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 fino alla fine del servizio, ma le corse saranno garantite durante le ore di punta.

La mobilitazione ha lo scopo di “rivendicare la centralità dei trasporti pubblici” contro le privatizzazioni selvagge e l’utilizzo di appalti e subappalti.

Questione Ast in Sicilia

Faisa Cisal: “Crisi AST frutto di una politica ondivaga”

La Faisa Cisal regionale, insieme alle altre organizzazioni sindacali di categoria (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Autoferrotranvieri), sta seguendo gli sviluppi della vicenda AST (socio unico Regione siciliana) con particolare attenzione non solo nei tavoli istituzionali di confronto ma anche attraverso una ricostruzione dei fatti che, già dagli anni ‘80, vede la partecipata regionale doversi fare carico delle linee improduttive, dismesse dalle Ferrovie dello Stato, in luogo di quelle produttive, frequentate da molti passeggeri, che invece venivano esercitate dalle autolinee private.

Al fine di garantire il diritto alla mobilità dell’Isola, l’Azienda Siciliana Trasporti, nel corso degli anni, ha pagato un prezzo abnorme sia in termini di immagine aziendale (in quanto considerata un “carrozzone”) sia sotto l’aspetto organizzativo e funzionale, per atavica carenza di personale e di mezzi.

Una società martoriata nei fatti, saccheggiata dalla politica in termini elettorali, la cui esistenza, ha fatto comodo al più becero clientelismo. Periodi che hanno visto il pullulare di interrogazioni parlamentari a sostegno e difesa della continuità aziendale, dei livelli occupazionali e a garanzia del servizio di trasporto pubblico, da sempre considerato di natura sociale. Per arrivare ai giorni d’oggi con l’attuale Presidente della Regione, prima possibilista ad una eventuale ricapitalizzazione societaria, adesso determinato a dismettere la società regionale di trasporto pubblico.

Nidil Cgil, Felsa Cisl, UilTemp Sicilia: “Preoccupati per i 250 lavoratori in somministrazione, il governo intervenga o sarà stato di agitazione”

Mancano due settimane alla scadenza del contratto dei 250 lavoratori in somministrazione presso l’Ast ma ancora nulla trapela sul loro futuro. E a oggi non hanno ancora percepito lo stipendio di gennaio per colpa del mancato pagamento dell’Agenzia per il lavoro”. Così le segreterie di Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp Sicilia che aggiungono: “Siamo molto preoccupati per il futuro dei lavoratori e per le loro famiglie, lavoratori che da diversi anni reggono i servizi, lavoratori in somministrazione reclutati nel periodo in cui sulla società pendeva il divieto di assumere imposto dalla Regione. Lavoratori che hanno permesso all’azienda di poter adempiere alle tratte e alle linee sociali che altrimenti non si sarebbero coperte“.

Chiediamo subito – continuano i sindacati – un confronto con il governo Schifani. In assenza di risposte, daremo il via allo stato di agitazione mettendo in campo tutte le iniziative volte alla salvaguardia dei posti di lavoro e dei lavoratori”.

Foto di repertorio