Matteo Messina Denaro, parla l’avvocato dopo l’interrogatorio: “Il boss è in condizioni gravi”

Matteo Messina Denaro, parla l’avvocato dopo l’interrogatorio: “Il boss è in condizioni gravi”

SICILIA – L’avvocato Lorenza Guttadauro, legale di fiducia e nipote di Matteo Messina Denaro, ha rilasciato la sua prima intervista a RaiNews24 riguardo alle condizioni del capo mafioso durante il suo primo interrogatorio avvenuto nel carcere de L’Aquila due giorni fa.

Guttadauro ha dichiarato che le condizioni di Messina Denaro sono molto gravi e ha espresso preoccupazione sul fatto che la cella in cui si trova non possa essere paragonata a un ambulatorio medico.

Durante l’interrogatorio, il procuratore Maurizio De Lucia e l’aggiunto Paolo Guido hanno riportato di aver trovato il detenutolucido, sereno e con tutte le cure necessarie“, ma Guttadauro ha espresso dubbi sulle cure ricevute dal suo assistito.

L’avvocato ha dichiarato di non essere sicuro che Messina Denaro stia ricevendo le cure necessarie e ha espresso la sua preoccupazione in merito.

L’intervista di Guttadauro a RaiNews24 si conclude con l’appello a tutti coloro che lavorano in carcere affinché garantiscano la cura e l’assistenza adeguata ai detenuti.

La situazione di Messina Denaro, considerato uno dei boss più potenti della mafia italiana che era latitante dal 1993, rimane oggetto di grande interesse da parte dei media e delle autorità competenti.

L’interrogatorio a Matteo Messina Denaro

Matteo Messina Denaro, boss della mafia di Castelvetrano, è stato interrogato per un’ora dalla Procura di Palermo e dal suo vice nel carcere del L’Aquila dove è detenuto da quasi un mese.

L’interrogatorio è stato una sorpresa in quanto Messina Denaro ha risposto ad alcune domande in presenza del suo avvocato. Tuttavia, le sue risposte non avrebbero fornito alcun contributo significativo e la trascrizione dell’interrogatorio non è stata tenuta segreta. Le autorità rimangono a bocca chiusa sul contenuto della discussione.

Messina Denaro è stato arrestato il 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza e fino ad ora non era mai stato formalmente interrogato dai magistrati. L’interrogatorio si è svolto in una stanza adiacente alla sua cella nel carcere di massima sicurezza, dove è anche sottoposto a chemioterapia.

Il capo ha accettato di rispondere ad alcune domande con calma e senza alcun segno di nervosismo. Ha rifiutato di collaborare con le autorità e non ha fornito alcuna informazione significativa o interessante. La trascrizione dell’interrogatorio rimane confinata alle pareti della cella.

L’ultimo incontro di Messina Denaro con le autorità giudiziarie risale al 1993 quando testimoniò in un processo su uno dei tanti omicidi di mafia commessi a Partanna, Trapani. Per decenni, nulla è accaduto in provincia senza l’approvazione di suo padre, Don Ciccio Messina Denaro, e successivamente di suo figlio.

Matteo Messina Denaro è una figura nota nel mondo della criminalità organizzata italiana. È il boss della mafia di Castelvetrano, conosciuta anche come Cosa Nostra, nella provincia di Trapani, in Sicilia. Denaro è stato arrestato nel gennaio 2021, dopo essere stato latitante per oltre 30 anni.

Durante il suo periodo come latitante, Messina Denaro divenne uno degli uomini più ricercati in Italia ed era ampiamente considerato come uno dei boss più potenti e pericolosi della mafia siciliana. È stato condannato in contumacia nel 2002 e condannato all’ergastolo per il suo ruolo in vari reati legati alla mafia, tra cui omicidio, estorsione e traffico di droga.

Le attività criminali di Messina Denaro hanno avuto un impatto devastante sulle comunità locali del territorio trapanese, dove ha a lungo detenuto un potere e un’influenza significativi. Il suo arresto è un duro colpo per la mafia di Castelvetrano, ma resta da vedere quanto impatto avrà sull’organizzazione nel suo complesso.