Matteo Messina Denaro interrogato nel carcere dell’Aquila dal pm di Palermo

Matteo Messina Denaro interrogato nel carcere dell’Aquila dal pm di Palermo

PALERMO – Il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia e il suo vice, Paolo Guida, sono giunti nel carcere dell’Aquila per condurre un interrogatorio con il boss Matteo Messina Denaro.

L’ex superlatitante, noto per essersi nascosto da 30 anni, è stato arrestato dai carabinieri del Ros a Palermo il 16 gennaio.

De Lucia e Guida sono arrivati insieme a una scorta a bordo di cinque veicoli e sono stati accolti da numerosi giornalisti.

Messina Denaro si trova attualmente nel carcere dell’Aquila dove sta ricevendo cure mediche per il cancro che lo affligge, alloggiando in una stanza infermieristica appositamente predisposta.

IL TUMORE AL COLON CON METASTASI EPATICHE DEL BOSS

Se durante un’operazione chirurgica troviamo i cosiddetti ‘cancri in situ‘, la probabilità di guarigione da un tumore del colon retto è quasi assoluta. Soprattutto dal punto di vista dell’asportazione endoscopica siamo in grado di curare, di fatto, la quasi totalità dei pazienti.

Dipende dallo stadio di avanzamento della malattia. Se vi sono delle metastasi, è chiaro che il discorso cambia ma anche in questo caso siamo in grado di ottenere significative guarigioni, chiaramente in proporzione molto più bassa.

Nel caso di Matteo Messina Denaro, per il quale si parla di tumore del colon con metastasi epatichesi tratta di una malattia avanzata dove le possibilità di cura sono scarse“.

Lo spiega all’Agenzia Dire Bruno Annibale, professore ordinario di gastroenterologia, direttore Uoc malattie apparato digerente e fegato dell’ospedale Universitario Sant’Andrea Sapienza di Roma e presidente della Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva (Sige).

Viste le condizioni del malato – prosegue – non hanno certo pensato a terapie più significative, perché ci vogliono centri avanzati, competenze multidisciplinari. Non conosco il contesto ma non credo che le strutture private come quella dove era ricoverato Messina Denaro abbiano le potenzialità, le competenze e il know how per trattare adeguatamente un paziente con questo tipo di neoplasia: ci vogliono centri per i tumori. In Italia abbiamo centri all’avanguardia e possiamo dire la nostra, sia sul fronte della ricerca che dell’attività clinica“.

Oggi, infatti, possiamo contare su molti trattamenti terapeutici per contrastare il tumore del colon retto, ma per gli esperti la prevenzione riveste un ruolo fondamentale.

LA RABBIA DI MATTEO MESSINA DENARO DIRETTAMENTE DAL CARCERE: “TROPPE FALSITÀ SUL MIO CONTO”

Matteo Messina Denaro, detenuto al 41bis nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, ha espresso la sua frustrazione a fonti sanitarie e penitenziarie riguardo alle notizie che sente ai telegiornali.

Sono incazzato, per le notizie che apprendo nei telegiornali, ha dichiarato.

Ha sostenuto che sul suo conto sono state diffuse false informazioni e che tutto è frutto di malintesi. A differenza dei primi giorni di detenzione, il boss ora presta attenzione ai programmi televisivi.

Foto di repertorio