Donna in lacrime con ecchimosi e un occhio nero: indagato il compagno

Donna in lacrime con ecchimosi e un occhio nero: indagato il compagno

MESSINA – È stata una persona vicina alla vittima a chiedere aiuto e a rendere possibile l’intervento della Polizia di Stato. I poliziotti delle Volanti, immediatamente intervenuti, hanno trovato la donna in lacrime, in uno stato di evidente difficoltà, con ecchimosi al braccio destro e un vistoso occhio nero.

Ad aggredirla sarebbe stato il compagno, al culmine dell’ennesima lite scatenatasi, con ogni probabilità, a causa della gelosia morbosa dell’uomo che non avrebbe esitato a chiudere dall’interno la porta di casa e a sottrarle il telefono cellulare per impedirle di chiamare le forze dell’ordine.

Evidenti le tracce della colluttazione tra i due, lei vent’anni, lui trenta, entrambi messinesi. Nell’appartamento, gli agenti hanno inoltre rinvenuto gli indumenti laceri che l’uomo le avrebbe strappato di dosso, nonché constatato la presenza di danni a mobili e suppellettili.

I successivi accertamenti hanno evidenziato il protrarsi nel tempo di una condotta vessatoria dell’uomo e di continue violenze, fisiche e psicologiche, anche davanti la figlioletta della donna, presente anche durante l’ultima lite.

I poliziotti intervenuti hanno pertanto proceduto all’arresto in flagranza di reato per il reato di maltrattamenti in famiglia e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, hanno condotto l’uomo in carcere. Il maltrattante, inoltre, è stato denunciato per i reati di lesioni e violenza sessuale. Contestualmente, è stato attivato ogni strumento utile volto alla tutela della donna e della minore.

Si precisa che il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.

CHIUDE L’EX MOGLIE IN CASA INSIEME ALLE FIGLIE MINACCIANDOLE DI MORTE

In giornata i carabinieri del nucleo Radiomobile di Catania hanno arrestato un uomo di 47 anni, con precedenti penali, per accuse di maltrattamenti in famiglia, persecuzione e estorsione. La pattuglia di militari è intervenuta a seguito di una richiesta di aiuto da parte di una giovane che stava viaggiando su uno scooter. La ragazza ha informato i carabinieri che sua madre e tre sorelle erano state aggredite e chiuse in casa dal padre.

Gli agenti sono riusciti ad accedere all’abitazione nel quartiere Librino grazie alle chiavi fornite dalla minorenne. All’interno della casa oltre alla madre, alle tre sorelle e al padre della giovane, c’erano anche una zia materna e sua figlia. Durante la loro investigazione, i carabinieri hanno scoperto che l’uomo arrestato era già stato arrestato in passato per maltrattamenti in famiglia.

Dopo un periodo di pace, l’uomo aveva iniziato a tempestare di minacce telefoniche la sua ex moglie e si presentava quotidianamente alla sua casa per tentare di entrarvi. L’uomo aveva minacciato la donna di consegnargli le chiavi della sua auto e di versare 50 euro al giorno poiché aveva perso il lavoro. Dopo il rifiuto, l’uomo ha chiuso la porta d’ingresso con le chiavi in tasca e, non avendo ottenuto ciò che voleva, ha preso dei coltelli e degli utensili da cucina e li ha lanciati verso la donna.

Nel frattempo, una delle figlie minorenni ha contattato la zia materna, che è accorsa sul posto con sua figlia. Sotto la loro presenza, l’uomo ha minacciato di morte l’ex moglie brandendo un coltello da cucina e ha minacciato di incendiare l’abitazione.

In mezzo alla confusione, una delle figlie minorenni ha telefonato alla sorella, che per fortuna non si trovava in casa, e le ha chiesto l’intervento dei carabinieri. I carabinieri hanno messo l’uomo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il suo arresto.

Foto di repertorio