Coronavirus, Sicilia in zona gialla a Natale? Omicron e quarta ondata preoccupano, decisione a breve

Coronavirus, Sicilia in zona gialla a Natale? Omicron e quarta ondata preoccupano, decisione a breve

SICILIA – Rimane in bilico il destino della nostra Isola a causa dell’andamento dei contagi da Coronavirus. Soltanto nell’ultimo fine settimana, tra venerdì e sabato, sono stati registrati oltre 3mila nuovi soggetti positivi al feroce virus.

Sono aumentate anche le zone arancioni, con le restrizioni imposte per le località di San Michele di Ganzaria (Catania) e Itala (Messina) a causa dell’alto numerosi positivi in rapporti ai vaccinati.

Il quadro che emerge in Sicilia è quello di un ambiente dove il contagio continua a veleggiare, sebbene non con lo stesso impeto riscontrato in altre Regioni, dove si stanno già avvertendo pesantemente gli effetti della quarta ondata da Covid-19.

Ciononostante, a meno di brutte sorprese, il territorio siciliano potrebbe mantenersi bianco per le prossime settimane.

Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria si trovano già in zona gialla, mentre nei prossimi giorni il cambiamento di colore interesserà anche Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche e Veneto (quest’ultima ufficiale dal 20 dicembre, così come annunciato dal governatore Luca Zaia).

Per alcune di queste è in fase di valutazione anche il “salto” in zona arancione. Dovrebbe mantenersi in zona bianca, invece, la Campania. Ogni decisione verrà assunta in questi giorni, dopo aver analizzato i dati del Ministero della Salute compresi tra oggi e giovedì.

Continua a essere sotto osservazione l’andamento della variante Omicron nel Paese. Proprio oggi in Sicilia è stato riscontrato il primo caso di soggetto positivo. Al momento, fortunatamente, la diffusione in Italia sembra procedere più lentamente rispetto ad altre aree europee come Regno Unito, Danimarca e Norvegia.

Qualsiasi cambiamento di colore verrà adottato la prossima settimana, con milioni di italiani che trascorreranno il Natale in compagnia delle restrizioni. Ma non è finita qui, poiché altre Regioni potrebbero diventare gialle o arancioni dopo l’Epifania, qualora i contagi dovessero aumentare notevolmente.

Immagine di repertorio