Dall’accoglienza dei profughi afghani in Sicilia alla serata per la Palestina: le proposte del sindaco Orlando

Dall’accoglienza dei profughi afghani in Sicilia alla serata per la Palestina: le proposte del sindaco Orlando

SICILIA – Il dramma dell’Afghanistan scuote il mondo intero. In Italia sono già tanti i sindaci che si sono offerti di offrire il proprio sostegno ai profughi e alle persone in fuga dal Paese, tornato nelle scorse settimane sotto il controllo talebano e attualmente sotto gravi minacce di attacchi e violenze: tra loro c’è anche il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando.

Il presidente di Anci Sicilia ha proposto una nuova idea: ospitare i profughi afghani nei borghi siciliani disabitati. Con questa iniziativa anche l’isola più grande del Mediterraneo, terra di migrazioni da sempre, potrebbe fare la propria parte di fronte a quella che rischia di diventare una nuova grave crisi umanitaria.

“Da tempo la mia terra ha fatto dell’accoglienza una bandiera, dimostrando che l’integrazione non è soltanto possibile ma anche conveniente. Credo che potremo portare avanti una grande operazione di ripopolamento dei borghi, paesi interi che si sono svuotati e che rischiano di sparire. E utilizzare nel settore turistico le competenze di chi arriva: penso a quelle linguistiche”, ha dichiarato Orlando in un’intervista per il quotidiano La Repubblica.

“Palermo non si tira indietro”, ha aggiunto, sperando che il capoluogo siciliano giochi un ruolo importante nell’accoglienza dei rifugiati.

L’impegno del Comune di Palermo non si limita al caso Afghanistan. Il 29 agosto, alle ore 21, verrà organizzato un evento al Teatro di Verdura a favore dei bambini di Gaza: una serata per i palestinesi, vittime di preoccupanti azioni violente negli scorsi mesi e supportati in più occasioni dalla popolazione siciliana.

Ad annunciarlo è stato lo stesso Orlando, che in un post su Facebook commenta: “Questa importante serata di musica, spettacolo, ricordo, riflessione ma soprattutto impegno conferma la vicinanza e la solidarietà della città di Palermo al popolo palestinese. Un rapporto già consolidato dal gemellaggio con le città di Betlemme e Khan Younis e dall’intitolazione di uno spazio urbano a Yasser Arafat”.

“Sono ancora vivide nei nostri occhi le terribili immagini dello scorso maggio quando i bombardamenti israeliani hanno provocato la morte di circa 70 giovani palestinesi. Un’offensiva spaventosa, a cui è seguita una lunga escalation di violenza, passando così da una storica guerra a un vero e proprio genocidio”.

“La città di Palermo vuole impegnarsi concretamente per aiutare il popolo palestinese. Ed è questo il senso dell’iniziativa. Invito i palermitani a partecipare e a donare un piccolo contributo (utilizzando l’iban dell’associazione ‘Voci nel silenzio‘ Q0103004600000002637769) per salvare le vite di quei minori che a causa delle bombe hanno perso tutto. Basta un piccolo ma significativo gesto”.

Immagine di repertorio