MODICA – Il miglior modo per festeggiare gli 80 anni di Piero Guccione è quello di rendergli omaggio con una mostra che racchiuda le sue più importanti fasi ed opere nel suo percorso artistico.
E Modica farà proprio questo, attraverso “Piero Guccione. Lo stupore e il mistero del creato”: una mostra curata da Paolo Nifosì e Tonino Cannata, quale “regalo” per il pittore che ha raggiunto gli 80 anni lo scorso 5 maggio.
Un modo anche per conoscerlo meglio e notare “le relazioni tra l’infinito nella sua pittura e nella poesia di Leopardi. Anche se lui ha sempre chiarito che non vi è alcun legame”, spiega l’organizzatore Nifosì.
Orgoglioso dell’iniziativa anche il sindaco della cittadina iblea Ignazio Abbate: “È un grande onore poterlo celebrare e siamo certi che sentirà tutto il nostro affetto e la simpatia di coloro che apprezzano la sua arte”.
Tanti gli anni, tante le opere messe in mostra, che verranno da opere pubbliche, inediti e collezioni provate gentilmente concesse dai proprietari. Le 80 realizzazioni fanno parte dei cicli artistici del pittore, come i “Giardini”, le “Antenne”, i “Riflessi sulla Volkswagen”, gli “Aeroporti”, il “Mare”, i “Carrubi”, la “Malinconia delle pietre”, la “Norma”, la “Cavalleria Rusticana” e il “Tristano e Isotta”.
GUCCIONE, Il carrubo e il piccolo mandorlo – pastello su carta – cm 50×65 (1980)
Alcuni di questi titoli si rifanno a grandi classici della letteratura: sì, perché passione di Guccione è anche la rilettura dei classici dal Rinascimento all’Ottocento.
Un’evoluzione stilistica e personale che si vede in tutte le sue creazioni, specialmente in quelle a cavallo tra gli anni Sessanta e gli Ottanta. La prima fase delle sue creazioni fa capo alle cose per come si presentano. Quella successiva vede un riavvicinamento alla terra natale, la Sicilia: quindi tema principale è la natura e, soprattutto, il mare.
Un’occasione per celebrare un grande artista e ammirare le sue opere.
