Catania, in un mese trasformato in “squadra fenomeno”

Catania, in un mese trasformato in “squadra fenomeno”

CATANIA – Quattro partite recentemente disputate, quattro vittorie consecutive. Un Catania che appare letteralmente trasformato sul rettangolo di gioco. Dov’è finita la squadra timida, impaurita, timorosa ed imbarazzata che fino a poco tempo fa faceva parlare negativamente di sé? Una squadra che nel girone d’andata accusava problemi di personalità ed era costretta a fare i conti con innumerevoli defezioni.

Indimenticabili le scelte di formazione di Giuseppe Sannino, costretto a schierare addirittura Capuano in cabina di regia, oppure Peruzzi al centro della difesa, tanto per citare alcuni esempi di criticità in chiave tattica. I tanti, troppi infortuni limitavano fortemente il potenziale rossoazzurro. Anche sul piano della corsa il Catania non eccelleva, aspetto che si è parzialmente riproposto nel girone di ritorno fino ad arrivare al momento della svolta: il rimpiazzo di Giampiero Ventrone con Massimo Neri.

Sarà un caso ma, da quando è avvenuto questo cambiamento all’interno dello staff, sono diminuiti drasticamente i problemi di natura fisica ed i giocatori appaiono di gran lunga più brillanti sul piano atletico. Finalmente arrivano anche i risultati, accompagnati da un’espressione di gioco in costante progresso, unitamente ad una rinnovata consapevolezza dei propri mezzi. Si respira un clima diverso in casa Catania e la squadra ha cambiato volto. Il viso angelico è diventato “demoniaco”.

Questo Catania assume i contorni di un angelo che rispetta l’avversario di turno, scende in campo diligentemente, con serenità, senza frenesia e capisce quando è il momento giusto per infliggere il colpo del ko. Quegli occhi diventano indiavolati, inquietanti per chiunque provi ad ostacolare il cammino etneo. Un cammino che sembra indirizzare la squadra di Marcolin lontano dalla Lega Pro.

Mancano sei giornate al termine del campionato cadetto, vedere il Catania affacciarsi nella zona di metà classifica rappresenta uno scenario difficilmente prevedibile fino a non molte settimane addietro. E c’è, addirittura, chi sogna la clamorosa possibilità di agganciare il treno dei playoff. Giusto non porre limiti alla provvidenza, ma prima bisogna assicurarsi la sicura permanenza in Serie B collezionando ulteriori sei punti in classifica. Poi quel che sarà, sarà.