Vetrina taorminese per i vini siciliani

Vetrina taorminese per i vini siciliani

CATANIA – Fresca di premio al Vinitaly 2015 per l’etichetta “Lu Disìu” (passito da uve di nerello mascalese), opera dell’illustratore Alfredo Guglielmino/Cartura Design che cura l’immagine di tutta la produzione, l’azienda vinicola Al-Cantàra partecipa venerdì 17 e sabato 18 aprile, a Taormina, alla XII edizione di “Sicilia En Primeur”, manifestazione organizzata da Assovini Sicilia con l’obiettivo di presentare alla stampa nazionale e internazionale la produzione vinicola dell’ultima vendemmia siciliana prodotta dalla aziende associate. Fra queste Al-Cantàra che proprio dal mese di aprile ha aderito alla prestigiosa associazione di categoria.

Spiega Pucci Giuffrida, produttore Al-Cantàra: “Assovini è l’insieme delle imprese e delle famiglie che rappresentano la Sicilia vitivinicola di qualità nel mondo e che promuovono, insieme ai loro vini, il territorio e il movimento turistico verso l’isola. Abbiamo ritenuto fondamentale la nostra iscrizione perché oggi Assovini conta 72 aziende socie, espressione di tutti i territori di produzione, dagli arcipelaghi ai terrazzamenti sull’Etna, come i nostri vigneti di Randazzo. Rappresenta l’80% del vino imbottigliato in Sicilia, destinato per il 42% al mercato nazionale e per il restante 58% ai mercati esteri”.

A “Sicilia En Primeur 2015”, Al-Cantàra si presenterà fresca di medaglia, quella d’argento appena conquistata a Verona, durante la sessione 2015 del Concorso internazionale Packaging del Vinitaly per il passito “Lu Disìu”. Un riconoscimento alla “forma” – in passato assegnato anche al bianco DOC dell’Etna “Occhi di Ciumi” (sempre per la matita di Guglielmino) – che si aggiunge ai premi raccolti in ambito enologico, dunque alla “sostanza” dei vini Al-Cantàra più volte apprezzati e premiati in occasione di concorsi nazionali e internazionali.

Al successo crescente del vino siciliano di qualità nei mercati di Giappone, Canada, Stati Uniti, Brasile, Svezia, Norvegia e Spagna – conclude Giuffrida – Al-Cantàra aggiunge di suo un forte elemento identitario: quello della lingua siciliana in forma di poesia, con i versi di Nino Martoglio ​, Domenico Tempo e Giovanni Meli​ che danno il nome ai nostri vini. Un omaggio alla cultura millenaria della nostra isola, nella sua versione più musicale e soave. Quella appunto della poesia celebrata sin dai tempi della corte di Federico II”.