Succede a Catania e provincia: 8 dicembre POMERIGGIO

Succede a Catania e provincia: 8 dicembre POMERIGGIO

CATANIA – Ecco le operazioni del giorno dei carabinieri a Catania e provincia:

  • i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Palagonia hanno arrestato in flagranza un 33enne del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’eccessivo andirivieni di giovani da quell’abitazione di via Circonvallazione, non è passato inosservato ai militari di pattuglia i quali, facendo finta di niente, si sono allontanati per poi tornare indietro e fare irruzione in casa del presunto pusher. Azione resa difficoltosa dalla resistenza attiva posta in essere dal 33enne che, vedendo gli uomini in divisa, ha tentato, inutilmente, di richiudere il portone d’ingresso spingendolo con violenza contro i carabinieri. Gli operanti, reso inoffensivo l’uomo, sono entrati nell’immobile dove, previa perquisizione, hanno rinvenuto e sequestrato: 50 grammi di marijuana, un bilancino digitale, nonché 70 euro in contanti, presumibilmente incassati dalla pregressa vendita dello stupefacente. Perquisizione estesa anche all’autovettura in uso allo spacciatore, un maggiolino della Volkswagen, all’interno della quale sono scovati e posti sotto sequestro ulteriori 12 grammi di marijuana. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari;

  • Nell’ambito dell’intensificazione dei servizi disposti dal Comando Provinciale carabinieri di Catania tesi al contrasto dei furti in appartamento approfittando dell’assenza dei proprietari per le spese natalizie, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante e della Stazione di Piazza Verga, hanno arrestato in flagranza di reato i catanesi Rosario Giordano, 53enne, Mario La Greca, 57enne, e Gianmarco Flavio, 30enne, (nelle foto in evidenza) poiché ritenuti responsabili di concorso in furto aggravato, ricettazione e detenzione illegale di armi.
    I tre sono gli autori di un furto perpetrato all’interno di un’abitazione di una zona centrale di
    San Gregorio di Catania. Scattato l’allarme, grazie ad una segnalazione pervenuta alla centrale operativa del Comando Compagnia di Gravina di Catania tramite 112 NUE, una pattuglia in abiti civili ha intercettato l’autovettura nel capoluogo etneo con a bordo i tre malviventi che sono stati seguiti sino a quando gli stessi non si sono fermati in via Del Purgatorio, scaricando dall’auto diversi borsoni ed accedendo nell’abitazione, poi risultata la residenza di Giordano.
    A quel punto, i carabinieri, con il supporto di altre pattuglie, hanno circondato il caseggiato
    e fatto irruzione nell’immobile sorprendendo i malviventi intenti a spartirsi il malloppo del
    colpo appena consumato, comprendente anche una pistola Walther cal. 7.65 (regolarmente detenuta dalla vittima del furto) nonché svariati monili e preziosi per un ammontare di circa 40.000 euro. Risaliti all’abitazione colpita, i militari hanno ricostruito che i ladri, entrati verosimilmente dalla finestra, si erano subito diretti nella camera da letto, dove, con l’ausilio di una fiamma ossidrica, erano riusciti letteralmente a tagliare in due la cassaforte incassata nella parete della stanza, asportando i beni più preziosi dei componenti della famiglia, i quali, in sede di denuncia, hanno poi raccontato che, usciti di casa per fare spese a Catania, sono stati costretti a ritardare il rientro dopo aver rinvenuto due ruote della propria autovettura artatamente bucate. I carabinieri hanno quindi immediatamente perquisito la casa di Rosario Giordano, scelta per la spartizione del bottino, nonché le auto e le abitazioni degli altri componenti del trio, rinvenendo svariate targhe di copertura, una parrucca, molteplici strumenti da scasso (arnesi, cacciaviti, grimaldelli, etc.) e soprattutto un pesante cannello ossiacetilenico “portatile” dotato di valvole e bombola del gas, capace di sprigionare una potente fiamma e custodito all’interno di una comune borsa da tennis – solitamente utilizzata per trasportare racchette da gioco – che i malviventi portavano invece in spalla per passare inosservati, in perfetta sintonia con l’abbigliamento (trench, giacca e pantalone) indossato al momento del furto. Oltre agli attrezzi del mestiere, le perquisizioni hanno consentito, non solo di recuperare il bottino del furto consumato poco prima, ma anche e principalmente di rinvenire ingente refurtiva (argenteria, televisori, orologi, gioielli, materiale tecnologico, etc…) provento di precedenti colpi, nonché diversi mazzi di chiavi di altre abitazioni, probabilmente risalenti a furti già consumati oppure a furti non ancora realizzati e che quindi sono stati “sventati” grazie a questo tempestivo intervento dei carabinieri della Compagnia di Piazza Dante che sono già al lavoro per rintracciare i proprietari dei beni sequestrati. Gli arrestati, espletate le formalità di rito, sono stati rinchiusi nelle carceri di Enna e Ragusa.