Natale in tavola, la cucina siciliana vera protagonista delle feste: ecco alcune delle ricette tipiche dell’Isola

Natale in tavola, la cucina siciliana vera protagonista delle feste: ecco alcune delle ricette tipiche dell’Isola

SICILIA – La cucina siciliana, ricca di sapori e colori, è da sempre stata la vera protagonista di tutte le ricorrenze, quella parte di tradizione che neanche il Coronavirus può modificare.

Quest’anno il cenone della vigilia e il pranzo di Natale non saranno gli stessi, anche se il governo deciderà per il sì alle riunioni di famiglia, gli incontri a numero chiuso e il coprifuoco creeranno un’atmosfera meno gioiosa. Ciò nonostante i siciliani sono pronti a preparare i piatti tipici della tradizione isolana.

Le crispelle

Tipiche della provincia di Catania, le crispelle vengono preparate con farina e lievito di birra e ripiene di acciughe o di ricotta fresca, infine fritte. Nonostante la ricchezza – e l’apporto calorico non indifferente – le crispelle vengono solitamente utilizzate come antipasto.

La pasta ‘ncaciata

La pasta ‘ncaciata è tipica della zona di Messina, viene preparata con una notevole quantità di ingredienti: ragù, uova sode, melanzane e ovviamente cacio in grande quantità (da qui il nome che significa piena di cacio) per il piatto che rappresenta al meglio il gusto della cucina delle nonne siciliane.

La ricetta originale è stata assimilata anche nelle altre province dove sono state apportate alcune modifiche. A Catania si aggiungono le melanzane fritte e a Gela o ad Agrigento viene arricchita con il cavolfiore.

Il pasticcio di Noto

Il pasticcio di Noto è uno scrigno di pasta all’interno del quale sono racchiusi dei gustosi rigatoni al ragù di carne insaporiti con caciocavallo e resi cremosi dall’aggiunta di ricotta. Un piatto rustico ma gustoso, soprattutto per gli amanti della cucina mediterranea.

Baccalà fritto e “pipi sicchi di Augusta”

La tradizione culinaria natalizia è ricca di piatti a base di carne e verdure, ma anche a base di pesce. Tipico della zona di Siracusa, troviamo il baccalà che è stato assimilato anche dalla tradizioni di altre città dell’Isola. Si tratta di un secondo gustoso a base di frittelle di baccalà in pastella accompagnate dai peperoni secchi.

Il falsomagro

Un altro secondo piatto tipico della tradizione è il falsomagro, piatto a base di carne apparentemente leggero (il nome trae in inganno). Si tratta di una ricetta composta da carne magra farcita anche in questo caso con svariati ingrediente tipicamente siciliani: uova sode, carne macinata, prosciutto cotto o mortadella e cacio o parmigiano.

Una volta farcita, la carne viene arrotolata come se fosse un vero e proprio rollé e cotto con il pomodoro che alla fine creerà un sugo invitante e saporito a cui è impossibile resistere. In questo caso la scarpetta è d’obbligo.

Il torrone

Il torrone siciliano, noto anche con il termine minnulata è un croccante molto semplice da preparare. A base di mandorle tostate successivamente ricoperte di zucchero, l’impasto viene lavorato fino a quando lo zucchero non si trasforma completamente in caramello. Una volta posto su un piano di marmo, come vuole la tradizione, viene steso fino a quando non si sarà freddato e solidificato.

Sfinci di Natale

Se il cenone si è aperto con un piatto fritto, è giusto concluderlo con un dolce fritto: “le sfinci di Natale”, tipiche di Palermo (nel ragusano sono rituali di San Martino).

Si tratta di palline di pasta lievitata fritte e infine ricoperte di zucchero. Alcuni amano condirle con della scorza di arancia o del miele, ma al di là delle personalizzazioni possibili, ciò che è certo è che vengono preparate in grande quantità.

Questi sono solo alcuni dei piatti che fanno parte delle numerose tradizioni diffuse per tutta l’Isola. Ogni ricetta viene poi elaborata e preparate secondo le usanze di ogni singola famiglia che al suo interno custodisce i propri ingredienti segreti che rendono i piatti unici.

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