Emergenza Coronavirus a Catania, capienza ridotta sui bus Amt: il presidente Bellavia chiede aiuti al governo

Emergenza Coronavirus a Catania, capienza ridotta sui bus Amt: il presidente Bellavia chiede aiuti al governo

CATANIA – L’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania ha già adeguato i propri mezzi alle misure anti Covid previste dal nuovo Dpcm e della nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che stabilisce che nei mezzi di trasporto pubblico una capienza non superiore al 50%, ma con il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro.

Il personale dell’Amt, nelle ultime ore, ha ultimato la sistemazione della nuova segnaletica a bordo di tutti i mezzi, per facilitare l’utenza a rispettare le nuove disposizioni.

Il vertice aziendale, tuttavia, esprime profonda preoccupazione per la situazione che potrebbe venirsi a creare a causa del numero ridotto di utenti da ospitare a bordo (appena 8 nei mezzi più piccoli e 11/12 per i più grandi) e delle possibili conseguenze a danno del personale in servizio.

“Chiediamo ai governi nazionale e regionale di attivare con urgenza risorse emergenziali ad hoc per poter noleggiare da operatori privati mezzi da mettere in circolazione per far fronte alla domanda dell’utenza rimasta sostanzialmente la stessa – spiega allarmato il presidente, Giacomo Bellavia –. La chiusura delle scuole medie secondarie ha diminuito solo di poco l’affluenza sui nostri mezzi. Nonostante la inevitabile riduzione degli introiti, l’Amt ha deciso di continuare a lavorare a pieno regime con tutti i 110 autobus in strada e i 600 dipendenti in servizio e non attivare la cassa integrazione per evitare ulteriori disservizi e maggiori disagi alla cittadinanza. Tuttavia siamo in apprensione in questi giorni, perché temiamo fortemente per il possibile verificarsi di nuove tensioni e nuovi episodi di protesta che potrebbero mettere a rischio l’incolumità dei nostri operatori, come già successo a maggio, con l’aggravante che oggi non c’è lockdown, le attività in città sono rimaste tutte aperte e i cittadini hanno bisogno di muoversi”.

Immagine di repertorio