Catania, centro storico nel degrado: fiumi di droga e alcool. I residenti: “Siamo esasperati”

Catania, centro storico nel degrado: fiumi di droga e alcool. I residenti: “Siamo esasperati”

CATANIA – Lo scorso 26 gennaio un presunto pusher in escandescenze ha colpito con una bottigliata in faccia un uomo che ha rimediato 10 punti di sutura. È soltanto l’apice di un degrado inarrestabile del centro storico.

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A denunciare una terribile situazione sono i residenti di via Auteri, zona piazza Mazzini, che per ovvie ragioni preferiscono mantenere l’anonimato. Il quartiere, dopo i disagi vissuti con l’apertura della discoteca Supercinema Vittoria, è stato invaso dalla movida dello sballo senza regole.

“I problemi maggiori – spiegano i cittadini della zona – provengono dal fatto che vi sono due “bangla alimentari” che stanno aperti per tutta la notte e vendono birra a prezzi stracciati in bottiglie di vetro. Così questi due negozi sono diventati un vero e proprio punto di ritrovo sia per le serate universitarie sia per gli sbandati e i perdigiorno che stazionano lì a tutte le ore”.

Infatti il basso costo degli alcolici, ad esempio, attira gli studenti che fanno dei veri e propri pellegrinaggi “alcoolici” e poi tornano verso i locali. Nonostante i gestori dei locali di via Auteri siano stati più volte multati e nonostante vi sia un’ordinanza che proibisce la vendita di alcolici dopo le 20 in centro hanno continuato imperturbati nel loro fiorente business.

“Giorno e notte – proseguono i residenti – ci sono sempre ubriachi e spacciatori. Vomitano e urinano ovunque e hanno rotto anche i vetri delle nostre auto. A terra, anche all’ingresso della scuola Vespucci, vi sono sempre bottiglie di vetro spaccate. Siamo costretti a chiamare sempre i vigili urbani e la polizia ma non si può vivere così“.

“Se tutto questo accadesse sotto casa del sindaco o del questore – incalzano – cosa farebbero? Come vivrebbero? Vogliamo delle risposte!”.

Già un esposto i residenti lo hanno presentato alla municipale e ne è pronto un altro. L’intenzione è anche quella di sollecitare il primo cittadino per capire come sottrarre la zona a una escalation di degrado.

“Abbiamo un mutuo e abbiamo scelto di vivere in questo quartiere – concludono i cittadini – perché era una zona tranquilla e sicura. Non è più così: servono controlli e interventi decisi per ripristinare la legalità”.