PALERMO – È stata una notte a dir poco movimentata quella che si è vissuta lo scorso 14 ottobre nel cimitero dei Rotoli del capoluogo siciliano.
Quel giorno, infatti, per commemorare l’omicidio di Antonino Lupo, 53 anni, e del figlio Giacomo, 18 anni, uccisi lo scorso 14 marzo allo Zen a Palermo, una ventina di parenti delle due vittime è entrata nel camposanto per celebrare una veglia funebre.
Secondo le prime ricostruzioni, i familiari sarebbero entrati da un vecchio portone in legno e avrebbero realizzato due baldacchini con alcuni drappi sulle sepolture di padre e figlio.
Qualcuno avrebbe notato l’insolita scena e avrebbe chiamato la polizia. L’inusuale commemorazione pare sarebbe stata ripetuta anche negli scorsi mesi.
I familiari sono stati identificati dagli agenti della Polizia di Stato intervenuti sul posto e allontanati dal cimitero palermitano.
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