Indigo Technologies: le auto del futuro avranno il motore nelle ruote

Indigo Technologies: le auto del futuro avranno il motore nelle ruote

L’idea di collocare il motore non davanti, dietro o al centro, ma nelle ruote ha da sempre affascinato ingegneri, progettisti e produttori d’auto. Nella Storia, ad esempio, non sono mancati i tentativi: già nel 1900 Ferdinand Porsche, il fondatore dell’omonima azienda, presentò una vettura con un motore elettrico incorporato nelle ruote anteriori. Porsche asseriva che in tal modo fosse possibile escludere componenti meccaniche quali cinghie di trasmissione e altri ingranaggi. Il progetto, tuttavia, fu abbandonato presto in favore dei ben più noti motori a combustione interna, classicamente collocati nella parte anteriore o posteriore; inoltre, la Lohner-Porsche possedeva ancora una tecnologia troppo primitiva, riusciva a malapena a raggiungere i 35 km/h e aveva un’autonomia di circa 50 km.

Oggi, a distanza di quasi 120 anni, Ian Hunter, fondatore di Indigo Technologies, un’azienda privata del Massachusetts (USA), vuole provare a rilanciare l’idea e a differenza di Porsche pare sia riuscito a collocare all’interno delle ruote non soltanto un motore elettrico da 48 volt, ma anche l’impianto frenante e le sospensioni. Il prototipo si chiama T1, non ha un albero di trasmissione, possiede un peso ridotto e batterie più capienti rispetto alle auto elettriche in commercio. Come sottolinea Hunter all’Economist, «ogni ruota è indipendente dalle altre; ciò si traduce in una migliore tenuta di strada e una maggiore stabilità del veicolo».

Sebbene non sia ancora nei piani della Indigo una commercializzazione del prototipo T1, l’azienda è motivata a far conoscere la propria tecnologia e sta già stringendo accordi con le case automobilistiche affinché venga implementata.