Dagli atti vandalici all’incendio, brucia l’ex Villa del catanese Pietro Bondi: si batte la pista dolosa

Dagli atti vandalici all’incendio, brucia l’ex Villa del catanese Pietro Bondi: si batte la pista dolosa

GELA – Villa Daniela, una vecchia struttura alberghiera in contrada Manfria, a Gela (Caltanissetta), trasformata quattro anni fa in centro d’accoglienza per i migranti, è stata data alle fiamme ieri sera. La pista più battuta è quella dell’incendio doloso.

La struttura era di proprietà di Pietro Biondi, 63 anni di Catania, ritenuto dalla Procura etnea il re del così detto “sistema migranti” che, attraverso associazioni e cooperative, avrebbe avuto un giro di affari di 20 milioni di euro. Villa Daniela, dopo il centro d’accoglienza di Pian del Lago a Caltanissetta, era infatti la seconda struttura più grande nel territorio nisseno.

Sul luogo dell’incendio sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco che hanno lavorato per ore, cercando di domare le fiamme.

Una indagine delle Procure di Catania e di Gela sul trattamento degli extracomunitari ospiti del centro aveva portato in passato al sequestro dell’intero immobile.

La struttura poi, a causa del mancato arrivo di altri migranti, ha cessato la propria attività e priva di custodia e vigilanza è diventata oggetto di numerosi atti vandalici.

Immagine di repertorio