Crollo viadotto, infuriano le polemiche. Crocetta: “Non è il primo caso”

Crollo viadotto, infuriano le polemiche. Crocetta: “Non è il primo caso”

PALERMO  È il momento delle polemiche. Dopo la sfuriata del premier Matteo Renzi e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, stamane è toccato al presidente della Regione Rosario Crocetta intervenire sul crollo del viadottoScorciavacche” avvenuto sulla Statale 121 ad undici giorni esatti dall’inaugurazione. Il Governatore della Sicilia lo ha fatto a margine della cerimonia di commemorazione di Piersanti Mattarella. “Il crollo avvenuto sulla Palermo-Agrigento non è il primo – fa notare Crocetta – ricordo il ponte caduto sulla Gela-Caltanissetta, all’altezza di Butera, e allora si parlò di calcestruzzo depotenziato. Su questo nuovo caso non sappiamo nulla sulle responsabilità, ma è chiaro che va fatta luce su quanto accaduto”.

Sulla vicenda stamattina è intervenuto anche Massimo Matteucci, presidente del Cmc (Cooperativa muratori e cementisti) di Ravenna, la più grande cooperativa di costruzioni d’Italia che guida il consorzio di imprese Bolognetta Scpa, formato con Tecnis e Ccc, che si è aggiudicato l’appalto per il cantiere da 220 milioni tra Palermo e Agrigento.

Matteucci in una intervista a Repubblica dice “Era una cosa che non doveva accadere, anche laddove esistono problemi servono accorgimenti preventivi, ma nella vita di un cantiere grande come quello di smottamenti simili ne succedono. Ecco, io proverei soprattutto a togliere di mezzo il termine crollo, perché c’è stato solo uno smottamento“.

L’opera fu consegnata la vigilia di Natale, con tanto di cerimonia, e con tre mesi di anticipo. Proprio questa “velocità” nella consegna dell’opera per il presidente può essere tra le cause dell’accaduto.

Quel tratto di strada – aggiunge Matteucci – è stato consegnato finito tre mesi prima del tempo, adesso penso che se ci fossimo presi il tempo, col senno di poi… Però questa è una tempesta in un bicchier d’acqua, e la nostra è un’impresa seria“.

Matteucci respinge l’accusa di lavori fatti frettolosamente. “Se ci lanciamo nelle ragioni che hanno provocato il crollo non ne veniamo fuori, io non sono né geologo né ingegnere – chiarisce – io posso dire che se abbiamo sbagliato interverremo e lo metteremo a posto. Anzi, per il ripristino siamo già operativi“.

“Non c’è stato – continua – nessun rischio per l’incolumità delle persone, perché appena abbiamo notato una crepa, e non la voragine che si vede in questi giorni che è venuta dopo, la strada l’abbiamo chiusa noi. E devo dire che già quello, chiudere una strada pochi giorni dopo l’inaugurazione, non è un gran biglietto da visita. Però non abbiamo affrontato nessun rischio, abbiamo monitorato quello che stava succedendo e preso provvedimenti. I danni poi sono nell’ordine dei 100 mila euro, lo dice anche l’Anas”.

E a proposito dell’Anas domani il presidente, Pietro Ciucci, farà un sopralluogo sulla variante di Scorciavacche sulla strada statale 121 catanese, interessata nei giorni scorsi – si legge in una nota – da un anomalo abbassamento del piano stradale.