Aggrediscono violentemente e rapinano coppia di anziani: avevano pianificato il secondo colpo

PIAZZA ARMERINA – Nei giorni scorsi, gli uomini della squadra mobile di Enna, insieme con i colleghi del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a due giovani rumeni, Miklos Laszlo (a snistra nella foto), 39enne, e Vasile Ghidu (a destra), 29enne, per i reati di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e lesioni personali. Entrambi sono già detenuti, in quanto arrestati per un altro episodio di tentata rapina.

I violenti fatti risalgono al 30 novembre 2017, quando due coniugi anziani di Piazza Armerina furono aggrediti violentemente, immobilizzati e rapinati all’interno della loro abitazione di campagna, di due fucili di diverso calibro, varie munizioni, diversi monili in oro e della somma contante di 1.500 euro.

Le indagini hanno consentito, anche grazie all’ascolto delle conversazioni intercettate, di giungere a una precisa ricostruzione dei fatti e a individuarne gli autori.

 

In particolare, nell’Operazione “Sfântul Gheorghe” dello scorso gennaio, dall’insieme di alcune conversazioni tra presenti intercettate, registrate in quel periodo, è emerso che Miklos Laszlo, insieme con il complice interlocutore Vasile Ghidu, stava per consumare una grave azione delittuosa ai danni di una signora anziana. Volevano consumare il “colpo” nel momento in cui la donna sarebbe giunta nel suo domicilio per raggiungere il marito. Così gli investigatori dei due uffici di polizia sono intervenuti per evitare il peggio, arrestando, il 3 gennaio 2018, i componenti della banda per tentata rapina e furto aggravato.

I due erano gli stessi che in data 30 novembre 2017 avevano già fatto irruzione nell’abitazione di campagna degli anziani coniugi, nell’occasione vessati per un intero pomeriggio dai rapinatori che non avevano avuto remore nell’immobilizzarli, imbavagliarli e maltrattarli per diverse ore al fine di impossessarsi dei loro averi, denaro, oggetti in oro e persino le armi legalmente detenute dalla coppia.

Il marito, mentre si trovava all’interno della sua abitazione rurale, è stato improvvisamente aggredito da una persona a volto coperto che, cingendolo al collo e puntandogli una pistola alla tempia, l’ha minacciato di consegnargli tutto il denaro che aveva con se, per poi legarlo, mani e piedi, colpirlo ripetutamente e minacciarlo con la pistola e il coltello.

Nel frattempo è arrivata l’anziana moglie, la quale, appena uscita dal proprio veicolo, è stata aggredita dal primo rapinatore che l’ha minacciata di consegnargli i soldi e che se si fosse rifiutata avrebbero fatto entrambi una brutta fine. I rapinatori, quindi, impadronitisi del bottino, si sono dileguati.

La seconda rapina però non è stata messa a segno grazie al pronto intervento degli uomini della Polizia di Stato che hanno bloccato i malviventi proprio nelle vicinanze dell’abitazione di campagna delle vittime, scongiurando chissà quale terribile scenario. Hanno consentito così alla Procura di indagare sui due uomini anche per la prima rapina, quella che i banditi sono riusciti a consumare.