Irregolarità e stipendi per 2 euro l’ora: “trema” il centro di Catania

Irregolarità e stipendi per 2 euro l’ora: “trema” il centro di Catania

CATANIA – Ieri, ancora una volta, personale del Commissariato Borgo-Ognina ha effettuato controlli mirati alla prevenzione e repressione dei reati in materia di tutela ambientale, sfruttamento dei lavoratori, sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro e indebita percezione di erogazioni ai danni dello stato con particolare riferimento all’indennità di disoccupazione (Naspi).

Particolare rilievo assume il controllo effettuato in un’attività di officina meccanica e vendita di molteplici ciclomotori d’epoca (Garelli e Piaggio modello Si) nel quartiere Borgo e, nella circostanza, è stato accertato che il titolare non possedeva alcuna autorizzazione amministrativa nonostante il notevole volume di affari e l’ampiezza dei locali allestiti a tale scopo. Ulteriore fatto di rilievo è che è stata evidenziata una raccolta e gestione illegale di rifiuti speciali tra cui fusti e contenitori e oli usati, un significativo quantitativo di materiale ferroso derivante da pezzi di motore e simili impregnato di grassi e oli esausti e, a tal riguardo, parte dei quali riversati sul pavimento.

Il titolare ha riferito di gestire detta attività da 18 anni e, a causa delle troppe tasse, ha deciso di operare in nero e senza alcuna autorizzazione, circostanza quest’ultima che perdura da oltre 10 anni.

Per tale motivo, unitamente alla Sezione Ambientale della Polizia Locale, si è proceduto a indagare in stato di libertà il titolare per il reato di gestione illegale di rifiuti speciali pericolosi e, a tal proposito, si è proceduto anche al sequestro penale preventivo. Inoltre, sono state contestate sanzioni amministrative per un importo pari a 6mila euro circa.

Nella mattinata odierna, sempre nel medesimo quartiere Borgo, è stata controllata un’attività commerciale e sono state riscontrate numerose criticità in materia di sicurezza e salubrità sui luoghi di lavoro; nello specifico, è stato identificato un dipendente in nero senza attestato di formazione professionale, riscontrata una scarsa manutenzione della struttura e, al momento dell’accesso, il dipendente intento a lavorare senza mascherine nonostante i prodotti usati la cui inalazione ha arrecato un fastidio agli stessi poliziotti intervenuti. Ulteriore fatto di rilievo è che il dipendente percepisce circa 2 euro l’ora e lavora da 6 anni senza alcun contratto di lavoro né tutela previdenziale.

Infine, in un’attività commerciale sempre in zona Borgo, è stata riscontrata l’assenza del titolare e la presenza di un unico lavoratore che sino allo scorso gennaio era stato dipendente di detta attività con regolare contratto di lavoro.

Nella circostanza e dietro espressa domanda, il dipendente ha dichiarato di percepire dal febbraio 2018 la cosiddetta Naspi per un importo di 900 euro a titolo di detta indennità mensile di disoccupazione, istituita in favore di chi perde il lavoro e si trova in situazioni di disagio. Anche in detta attività sono state riscontrate numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, per tali motivi, il dipendente è stato indagato in stato di libertà per i reati di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Pertanto, è stata informata la Guardia di Finanza, l’Ispettorato del Lavoro, l’Inps e l’Asp Spresal.